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GIUSTIZIA, SERRACCHIANI (PD): NORDIO VANTA SUCCESSI, MA SUE POLITICHE DANNOSE

Roma, 17 lug – “Oggi il ministro Nordio, in un’intervista al Corriere della Sera, ha elencato quelli che definisce – con una certa fantasia – i suoi successi. E ha annunciato che si sta lavorando a misure alternative al carcere per oltre 10.000 detenuti. Buongiorno, insomma. In fondo dalla sua nomina sono passati solo 3 anni di..nulla.  Peccato però che si dimentichi di dire che le sue politiche sulla giustizia si sono rivelate inefficaci, confuse e, in alcuni casi, persino dannose per i cittadini”. Così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd, in un video in cui denuncia che “la giustizia italiana è nel caos. Non c’è una visione, non c’è una strategia, e soprattutto non c’è un’idea politica seria su cosa serva davvero al Paese.  Ci si limita ad annunci, promesse, nuovi reati, bozze che restano sulla carta – mentre i problemi veri della giustizia restano lì, irrisolti. Altro che “successi”: qui siamo al catalogo delle illusioni e basta entrare in un Tribunale o in un carcere per capirlo. E a rendere tutto ancora più grave, sono le parole deliranti del ministro Nordio sui suicidi in carcere. Parole che dimostrano non solo una pericolosa superficialità, ma anche un inquietante scollamento dalla realtà”.  Quanto all’annuncio sulle misure alternative al carcere, spiega Serracchiani, “lo sentiamo da mesi, senza che nulla si sia concretizzato. Ogni volta è sempre “ci stiamo lavorando”. Ma chi lavora davvero – giudici, operatori, avvocati, personale delle carceri – sa bene che le soluzioni non arrivano con le interviste, ma con riforme vere, fatte bene e con coraggio. E quelle, purtroppo, continuano a mancare. Eppure gli strumenti legislativi ci sono, ma manca la volontà politica di applicarli.  Così che si preferisce scaricare la responsabilità sui magistrati di sorveglianza. Come Partito democratico abbiamo chiesto più volte le dimissioni del ministro Nordio, e continueremo a farlo. Perché ormai è evidente a tutti che quel ruolo richiede ben altro: visione, competenza e un impegno che vada oltre gli slogan”.
(PO / Sis)

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