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direttore Paolo Pagliaro

SEPARAZIONE CARRIERE,
FDI ESULTA IN PIAZZA

SEPARAZIONE CARRIERE, <br> FDI ESULTA IN PIAZZA

"Ringraziamo il ministro Nordio, che è stato costantemente presente nel lavoro d'aula, sopportando anche interventi non riguardosi né della sua persona né della sua carica, ma il ministro Nordio è stato alleato del Parlamento nel portare avanti questa riforma, con la sua esperienza di magistrato con 40 anni di carriera, senza macchia e con la massima credibilità, e anche come ministro sta portando avanti un lavoro straordinario per la giustizia nella nostra nazione". Così il capogruppo di Fdi al Senato, Lucio Malan, intervenendo al flash mob organizzato dal partito sotto Palazzo Madama, per festeggiare l'ok alla riforma della separazione delle carriere. Dietro lo striscione "Giustizia e fatta: avanti con le riforme”, si sono ritrovati senatori e deputati del partito più rappresentato in Parlamento, tra cui il presidente della prima Commissione di Palazzo Madama, Alberto Balboni, il capogruppo di Fdi alla Camera, Galeazzo Bignami e il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. "E' un impegno della campagna elettorale - spiega Malan - un impegno sul quale abbiamo lavorato prima alla Camera e ora al Senato: siamo arrivati alla seconda lettura che assesta il testo così com'è, le due letture seguenti saranno rapidissime perché saranno senza emendamenti e avverranno nei prossimi mesi, nei termini previsti dalla Costituzione. Un impegno preso con gli elettori, per porre rimedio ai problemi che si sono manifestati nella giustizia. Conosciamo tutti il caso Palamara, non si poteva rimanere inerti di fronte a questa situazione che vede una giustizia molto lenta, al punto da portarci a condanne a livello internazionale, una giustizia con le sentenze spesso inaffidabili, con casi analoghi che spesso hanno esiti opposti e con mille innocenti che finiscono in carcere ogni anno. E' la riforma costituzionale, che dà un nuovo quadro, una nuova fase della giustizia in Italia, è un dovere che abbiamo nei confronti dei cittadini, che saranno chiamati nei tempi previsti dalla legge a un referendum confermativo, che noi riteniamo sarà un passaggio molto importante, che sarà un modo per confermare la positività e la correttezza dell'operato del governo Meloni". "Tutta la sinistra protesta contro la norma che sancisce la separazione delle carriere, ma in realtà ciò che a loro dà davvero fastidio non è questa parte della riforma, ma quella che 'taglia le unghie' alle correnti della magistratura" afferma Balboni, "quella che sancisce l'estrazione a sorte della composizione del Csm per quanto riguarda la componente togata. Questo è quello che loro non digeriscono, perché in questo modo si interrompe lo strapotere delle correnti sui magistrati, e io che frequento i tribunali tutti i giorni vi garantisco che la stragrande maggioranza dei magistrati è contenta di questa riforma, perché finalmente farà carriera chi se lo merita e non chi è asservito all'una o all'altra corrente". (Roc)                 

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