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direttore Paolo Pagliaro

GAZA, WITKOFF A ROMA
PER CERCARE LA TREGUA

GAZA, WITKOFF A ROMA <BR> PER CERCARE LA TREGUA

Ancora una volta il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha denunciato “l'orrore” che imperversa nella Striscia di Gaza, come già fatto altre volte in passato, senza di fatto ottenere alcun risultato concreto e divenendo a sua volta oggetto degli strali del governo Netanyahu. Per rendersi contro della tragedia senza precedenti nella storia contemporanea che è in corso nella Striscia, ha detto Guterres, “Basta guardare all'orrore che si sta consumando a Gaza, con un livello di morte e distruzione senza precedenti nella storia recente. La malnutrizione sta esplodendo. La carestia bussa a ogni porta”, ha avvertito ieri Guterres durante una riunione del Consiglio di Sicurezza. “E ora – ha aggiunto - stiamo assistendo all'agonia di un sistema umanitario basato su principi umanitari".

L'ONU ha accusato l'esercito israeliano di aver ucciso più di 1.000 persone che cercavano di accedere agli aiuti umanitari nell'enclave palestinese dalla fine di maggio. Tra le vittime, 766 sono state uccise nei pressi delle sedi della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), una struttura gestita da Israele con il supporto logistico degli Stati Uniti, e 288 nei pressi di convogli delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie. Al sistema basato sui principi umanitari “vengono negate le condizioni necessarie al suo funzionamento”. A chi porta gli aiuti “Viene negato lo spazio necessario per operare. Gli viene negata la sicurezza necessaria per salvare vite umane”, ha insistito Guterres. Le Nazioni Unite hanno continuato a chiedere l'invio massiccio di aiuti umanitari nel territorio palestinese assediato e affamato, finora invano. “Mentre le operazioni militari israeliane si intensificano e vengono emanati nuovi ordini di movimento a Deir Al-Balah, la devastazione si aggiunge alla devastazione”, ha inoltre denunciato il segretario generale.

Nel frattempo, più di 100 organizzazioni umanitarie hanno lanciato l'allarme: una “carestia di massa” si sta diffondendo nella Striscia e produrrà migliaia di vittime se al più presto non entrerà in vigori un cessate il fuoco accompagnato dall'apertura di tutti i valichi di frontiera e dal libero flusso di aiuti umanitari. Negli ultimi tre giorni, 21 bambini sono morti di malnutrizione nella Striscia di Gaza, ha riferito da parte sua il direttore dell'ospedale Al-Shifa di Gaza City. “Ogni momento, nuovi casi di malnutrizione e fame raggiungono gli ospedali di Gaza”, ha affermato. Sul fronte diplomatico, intanto, secondo quanto riportato da Axios, è da segnalare la notizia che l'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, avrebbe in programma di incontrare domani a Roma alti funzionari israeliani e del Qatar nell'ambito degli sforzi per raggiungere un accordo di cessate il fuoco per il rilascio degli ostaggi a Gaza. A sostegno di tale notizia, Axios cita due fonti “a conoscenza del prossimo incontro”. Se i colloqui dovessero progredire in modo significativo durante l'incontro, Witkoff proseguirà per Doha per concludere l'accordo, ha detto ad Axios una fonte statunitense e israeliana a conoscenza dei dettagli.

Con questo viaggio, Witkoff nutre “la ferma speranza che si possa raggiungere un nuovo cessate il fuoco, nonché un corridoio umanitario per la distribuzione degli aiuti che entrambe le parti hanno, di fatto, concordato”, ha dichiarato alla stampa la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce. In questa contingenza, i leader dell'estrema destra israeliana, tra cui il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, hanno tenuto ieri un incontro pubblico presso il parlamento di Gerusalemme per discutere un piano per trasformare la Striscia di Gaza in una “riviera” sul modello proposto lo scorso febbraio dal presidente americano Donald Trump, sollevando un’ondata d’indignazione a livello planetario. L'incontro, intitolato “La Riviera a Gaza: dalla visione alla realtà”, è stato ospitato da alcuni dei membri più radicali dell'estrema destra israeliana. Tra i presenti, il Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e l'attivista Daniella Weiss, sionista ortodossa, convinta sostenitrice degli insediamenti ebraici a Gaza.

I partecipanti alla riunione della Knesset hanno discusso un “piano generale” elaborato dal movimento pro-insediamenti della Weiss per ristabilire una presenza ebraica permanente a Gaza. Questo piano dettagliato prevede la costruzione di alloggi per 1,2 milioni di ebrei, nonché lo sviluppo di zone industriali e agricole e di complessi turistici sulla costa. Otto insediamenti nella Striscia di Gaza sono stati smantellati nel 2005 con il ritiro unilaterale di Israele dal territorio dopo 38 anni di occupazione.  Da allora, una piccola ma molto attiva parte della società israeliana chiede il reinsediamento in territorio palestinese. Queste voci si sono fatte sempre più forti dopo l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, che ha causato la morte di 1.219 persone. Delle 251 persone rapite quel giorno, 49 rimangono ostaggi a Gaza, 27 delle quali sono state dichiarate morte dall'esercito israeliano. (23 LUG - deg)

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