Adeguare automaticamente ogni 12 mesi lo stipendio all’inflazione: è quanto prevede la proposta di legge di Alleanza Verdi e Sinistra, illustrata stamattina alla Camera in una conferenza stampa. “Questa proposta – spiega il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni - insiste sulla grande maggioranza delle cittadine e dei cittadini di questo Paese, su tutti i lavoratori e le lavoratrici, quelli del pubblico e quelli del privato, su milioni di persone che da troppi anni vedono lo stipendio fermo, legato e incatenato a un palo, mentre tutto il resto corre libero e veloce, non felice. Tutto ciò che corre è il costo della vita: pane, pasta, latte, beni energetici, tutto quello con cui le persone hanno a che fare quotidianamente, che non possono fare a meno di comprare per sopravvivere. Se il tuo stipendio è fermo e il resto sale, ti impoverisci, sei meno felice, meno sicuro, hai meno dignità e noi con una proposta semplice proponiamo di dire basta – ribadisce il deputato rossoverde - di qui in avanti, se venisse approvata la nostra proposta, ciascun lavoratore e ciascuna lavoratrice vedrebbero ogni 12 mesi adeguato il proprio stipendio al costo della vita: se l’inflazione sale del 10%, hai un aumento del 10%, questo costruisce una dinamica salariale in grado di proteggere le persone”. “La nostra proposta – sottolinea il leader dei Verdi, Angelo Bonelli - è semplice ma dirompente dal punto di vista del garantire giustizia sociale: noi vogliamo che agli stipendi degli italiani, che sono fermi da trent’anni, e che dal 2019 al 2024 hanno perso un potere d’acquisto pari al 12%, venga restituito quanto perso a causa dell’inflazione. Ci troviamo di fronte a una situazione inaccettabile: la povertà assoluta ha raggiunto e coinvolge 5,7 milioni di persone, le famiglie in povertà energetica sono oltre 2,3 milioni. Di fronte a questa situazione lanciamo anche una sfida a Giorgia Meloni: questa è una proposta di legge per aumentare gli stipendi degli italiani, la destra che governa questo Paese ci faccia sapere se è d’accordo a sostenerla oppure a fare le modifiche che ritiene opportune, ma una cosa è certa: gli stipendi italiani non possono essere così bassi come si trovano da 30 anni”. (Roc)
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