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direttore Paolo Pagliaro

Troppe leggi
nessuna legge

Troppe leggi <br> nessuna legge

di Paolo Pagliaro

Commentando l’inchiesta milanese su edilizia e politica, un osservatore non di parte ha scritto che l’affastellarsi di interpretazioni contrastanti delle medesime norme (tra Procure, GIP, tribunali civili e penali, Cassazione, TAR, Consiglio di Stato, Corte dei Conti) rende arduo ogni tentativo di attuare programmi di governo coerenti e di lungo termine. Difficile dargli torto. La frammentazione interpretativa del sistema giuridico italiano rappresenta effettivamente una criticità strutturale che incide profondamente sulla governabilità. Quando le stesse norme vengono interpretate diversamente dai diversi livelli della giurisdizione, si genera un quadro di incertezza che compromette la prevedibilità delle decisioni amministrative e giudiziarie. Questa situazione rende estremamente difficile l'attuazione di politiche coerenti e di lungo periodo, poiché gli amministratori pubblici si trovano spesso indotti a “non fare” dal timore di incorrere in responsabilità penali o amministrative per interpretazioni successive diverse da quelle inizialmente adottate.
Il fenomeno dell'ipergiurisdizione, unito alla proliferazione normativa, ha creato un sistema in cui l'azione amministrativa (ma anche l’iniziativa privata) è costantemente sotto la spada di Damocle del controllo giudiziario. Questo genera quella percezione dello "Stato nemico" di cui parla: cittadini e imprese si trovano di fronte a una macchina burocratica che spesso appare ostile. L'impatto sull'economia è devastante. L'incertezza normativa scoraggia gli investimenti perché gli operatori economici non riescono a prevedere con ragionevole certezza le conseguenze legali delle loro decisioni imprenditoriali. Questo vale sia per gli investitori stranieri, che spesso rinunciano a investire in Italia proprio per la complessità e imprevedibilità del quadro normativo, sia per quelli domestici, che preferiscono strategie conservative o delocalizzazioni.
Poi, naturalmente, favorito anche da norme così flessibili, c’è chi ruba.

(© 9Colonne - citare la fonte)