Da oggi al 2 agosto 2025, il Faro di Napoli si trasforma in un palcoscenico unico sospeso sul mare per celebrare la città. Una narrazione scandita da musica, teatro e poesia - attraverso le storie di migrazione, partenze e ritorni che hanno segnato la “nostra” storia. Racconti diversi, che canteremo, reciteremo e balleremo con performance e duetti originali, da un luogo straordinario ed esclusivo sul mare. Una settimana di concerti al tramonto (e anche un’alba) per un viaggio nel tempo, tra villanelle e leggende, poesie e moresche, gatte e melodie mediterranee con artisti diversi tra loro per tinta e sensibilità espressiva, che guideranno il pubblico tra tradizione e nuovi linguaggi.
‘Al Faro – Festival’ è’ un progetto originale di Napoli 2500 per il Comune di Napoli, ideato e curato dalla direttrice artistica Laura Valente e finanziato da Città Metropolitana di Napoli, con la fondamentale collaborazione dell’Autorità di sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, della Marina Militare e di Ellis Island.
L’inaugurazione prevede un collegamento con Ellis Island (questa sera alle 20:45). Sarà qui che la Statua della Libertà dialogherà a distanza con San Gennaro, che benedice il viaggio di tanti nostri connazionali che hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo culturale dei paesi che li hanno accolti, esportando una creatività ancora oggi insuperata. Previsto anche un collegamento con Little Italy (il 30 alle 21:00), entrambi coordinati in diretta da New York da Germana Valentini.
L’intera programmazione – cinque serate al tramonto e un concerto all’alba – racconta le voci, i suoni e la fisicità di Napoli e del suo mare. Completa il percorso il debutto della mostra “Radici migranti” di Raul Lo Russo, dedicata ai volti e ai gesti dell’emigrazione, presso i locali della Lega Navale di Napoli.
Il Progetto Al Faro è stato sposato anche dall’Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni. L’artwork del Festival è realizzato in esclusiva dall’illustratore Stefano Marra.(PO red EMG)