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GAZA, 14 VITTIME DI FAME
LA MOSSA DI TRUMP

GAZA, 14 VITTIME DI FAME <br> LA MOSSA DI TRUMP

- Il responsabile umanitario delle Nazioni Unite ha definito “una goccia nell’oceano” la decisione di Israele di consentire ulteriori ingressi di aiuti nella Striscia di Gaza, denunciando le persistenti restrizioni che continuano a ostacolare l’accesso a forniture essenziali. Intanto, la crisi sul campo si aggrava: secondo fonti palestinesi, le forze israeliane hanno aperto il fuoco su civili in cerca di cibo in due punti diversi dell’enclave, uccidendo almeno una persona e ferendone molte altre. Solo nell’ultima giornata, almeno 14 palestinesi sono morti per malnutrizione, tra cui un neonato. Secondo quanto riportato dall’agenzia Wafa, sette persone sono state uccise dal fuoco israeliano nel sud della Striscia, tra Rafah e Khan Younis. In particolare, cinque civili sono stati colpiti a nord di Rafah mentre cercavano aiuti alimentari, e altri due giovani sono stati uccisi da cecchini nei pressi della rotatoria di Bani Suheila, a est di Khan Younis.

Sul piano internazionale, cresce lo sdegno. Il premier britannico Keir Starmer, intervenendo accanto a Donald Trump in Scozia, ha definito “rivoltanti” le immagini di bambini denutriti. “È una situazione assolutamente intollerabile – ha detto – e sappiamo tutti che gli aiuti devono entrare in modo rapido e massiccio. I lanci aerei non bastano: servono i camion”. Starmer ha anche chiarito che Hamas “non può avere alcun ruolo” nel futuro governo di Gaza, sottolineando l’importanza di pianificare il dopo-ceasefire. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno annunciato l’avvio di “centri alimentari senza barriere” all’interno di Gaza, dove, secondo le parole del presidente Trump, le persone potranno accedere liberamente agli aiuti. L’iniziativa, sostenuta anche dal Regno Unito, mira a superare le criticità legate alla gestione attuale dell’assistenza da parte del controverso GHF (Global Humanitarian Foundation), che – secondo più osservatori – ha organizzato la distribuzione in siti recintati, provocando calche e violenze mortali. Trump ha inoltre dichiarato che gli Stati Uniti hanno inviato 60 milioni di dollari in aiuti alimentari la scorsa settimana, ma ha espresso dubbi sull’effettiva destinazione dei rifornimenti. “Speriamo che arrivino a chi ne ha davvero bisogno”, ha detto.

 

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