Il presidente Usa Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo sui dazi: la Casa Bianca ha annunciato una nuova politica commerciale a partire dal 7 agosto, che interesserà praticamente ogni Paese, “mentre gli Stati Uniti consolidano la loro rottura con decenni di libero scambio verso una nuova era protezionistica”, commenta la Cnn. Confermato il 15% per l’Ue, mentre un dazio del 10% rimarrà in vigore per i Paesi con cui gli Stati Uniti hanno un surplus commerciale, ovvero la maggior parte. Circa 40 Paesi con cui gli Stati Uniti hanno un deficit commerciale si trovano ad affrontare un limite massimo del 15%. Gli accordi con Cina e Messico, invece, sono ancora in sospeso. Il presidente Trump ha anche affermato che aumenterà i dazi sul Canada al 35%. I beni conformi all'accordo Stati Uniti-Messico-Canada non saranno però soggetti a tale aliquota più elevata, ha spiegato la Casa Bianca, il che ne attenuerebbe l'impatto. “I nuovi dazi statunitensi riflettono i primi risultati dell'accordo Ue-Usa, in particolare il tetto massimo del 15% sui dazi onnicomprensivi. Ciò rafforza la stabilità per le imprese europee e la fiducia nell'economia transatlantica. Gli esportatori dell'Ue” beneficiano ora di una posizione più competitiva. Il lavoro continua” scrive su X il commissario europeo al Commercio, Marcos Sefcovic. "il governo canadese agirà per proteggere i posti di lavoro canadesi, investire nella nostra competitività industriale, acquistare prodotti canadesi e diversificare i nostri mercati di esportazione" ha assicurato il primo ministro canadese Mark Carney in un comunicato. (Roc)
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