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DIGITALE, RUSSO (FDI): CON LEGGE DELEGA SU DATA CENTER ITALIA PIÙ COMPETITIVA

Roma, 4 ago – “Questo disegno di legge si innesca in un sistema più ampio. Noi siamo già intervenuti il mese scorso sul disegno di legge governativo sull'intelligenza artificiale. Questo è un ulteriore tassello”. Così la deputata di Fratelli d’Italia Gaetana Russo sul testo unificato delle proposte di legge per la delega al Governo in materia di centri di elaborazione dati, di cui oggi è iniziata la trattazione in aula alla Camera. Secondo Russo, “è chiaro che così come l'intelligenza artificiale si muove a una velocità incredibile, al contempo bisogna garantire sicurezza a quei dati con un sistema di stabilità e sicurezza e attrarre investimenti in questo che oggettivamente è un campo d'azione straordinario, che è cresciuto negli ultimi anni in maniera vertiginosa”. La deputata ha sottolineato che “abbiamo incrementato nel solo 2023 del 17% gli investimenti anche in Italia. Ricordo tra tutti quello di Amazon Service che ha investito in Italia oltre un miliardo e 200 milioni di euro, per l'appunto per la creazione di campus destinati in Lombardia ai data center”. Per Russo, si tratta di un segno “non soltanto di una solidità e di una capacità del governo Meloni, ma soprattutto anche della capacità di investire non soltanto sul made-in Italy che è quello che caratterizza le nostre eccellenze per cui siamo noti, ma anche in materie innovative”. Russo ha evidenziato anche la dimensione fisica degli investimenti: “Gran parte della legge delega incentiva soprattutto il riutilizzo della rigenerazione urbana di aree dismesse”. Il pensiero va all’hinterland milanese “che effettivamente si sta distinguendo da questo punto di vista e che sta consentendo anche all'Italia di dimostrarsi un hub a livello digitale straordinario”. “È una materia su cui dobbiamo intervenire e che è sconosciuta – ha aggiunto – se si pensa che sino agli anni ’80 a malapena sapevamo cosa fosse un mouse, un cursore, e oggi siamo invasi dall'intelligenza artificiale che va a disciplinare tutti gli aspetti della nostra vita, della medicina, piuttosto che dell'industria”. E ha concluso: “Bisogna avere delle infrastrutture adeguate che consentono a chi investe di poter intervenire in sicurezza, a chi immette determinati dati di poter essere sicurissimi. Quindi c'è un problema anche di privacy che è evidente ed è il motivo per cui oggi noi con una legge delega chiara anche da un punto di vista di risparmio energetico dobbiamo intervenire dando una cornice normativa. Ci ritroveremo spesso a parlare anche di data center”.
(PO / Sis)

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