“Il 2024 è stato l’Anno delle radici italiane nel mondo. E tanti appuntamenti ed eventi si sono tenuti anche quest’anno. Il Comune di Guardia Sanframondi ha deciso ora di fare un bilancio, una riflessione sulle potenzialità che offre il turismo delle radici. Non solo: di rivivere e far rivivere le emozioni dei Riti Settennali attraverso una mostra fotografica che ne cattura suggestioni, sacralità, ritualità”. A parlare è Raffaele Di Lonardo, sindaco di Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento. Di Lonardo racconta che dal 6 all’8 agosto, in concomitanza con la 34esima edizione di “Vinalia”, rassegna enogastronomica che dal '93 promuove il territorio Sannita e le sue eccellenze – il Comune ospiterà “Welcome Home in Sannio”: una serie di appuntamenti che hanno il sostegno anche di Italea, il programma lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU che invita gli italiani all’estero e italo-discendenti a venire in Italia per scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini, fornendo un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia. A proposto il sindaco racconta: “A Guardia Sanframondi hanno fatta tappa quest’anno molti italo discendenti alla ricerca delle proprie origini. Qualcuno ha deciso perfino di acquistare quella che era la vecchia casa appartenuta ai nonni prima di emigrare all’estero in cerca di fortuna. C’è anche chi ha deciso di sposarsi a Guardia, di rivivere delle emozioni speciali nello stesso posto dove si erano sposati i propri genitori. Abbiamo investito molto sul turismo delle radici e continueremo a farlo” spiega il sindaco del Comune insignito del titolo di "Città Europea del Vino" dal 2019 che invita ora italo discendenti e non solo, a partecipare alle alla tre giorni in programma ad agosto.
“Verrà allestita una mostra dal titolo ‘ Riti Settennali un anno dopo’ dove però troveranno spazio scatti legati non solo alla manifestazione che si è tenuta lo scorso anno ma anche alle passate edizioni. Ogni sette anni, a partire dal primo lunedì successivo al 15 agosto e fino alla domenica seguente, a Guardia Sanframondi, si tengono infatti i tradizionali riti settennali di penitenza in onore dell'Assunta che attirano curiosi, fedeli, turisti. L'ultima manifestazione si è tenuta nell'agosto 2024, la prossima invece si terrà nell'agosto 2031. La mostra racconterà l’evoluzione dei Riti negli anni. In quei giorni il sentimento popolare è tangibile, si vive una profonda spiritualità e nel Borgo Medievale di Guardia Sanframondi sembra che il temo si sia fermato”. Oltre alla mostra fotografica è in programma, l’ 8 agosto, “un significativo momento di discussione, di dibattito, di partecipazione che vedrà coinvolti i sindaci dei Comuni delle radici campani, la Camera di Commercio, Italea Campania oltre ai rappresentanti del progetto Italea del Ministero degli Affari Esteri. Ci confronteremo e tenteremo anche di costruire una proposta per gli anni che verranno, - spiega il sindaco Di Lonardo - perché riteniamo, che questa strada, questa opportunità che arriva dal turismo delle radici – capace di attirare nuovi flussi turistici, contrastare il fenomeno dello spopolamento oltre che far nascere nuove figure professionali e quindi opportunità di lavoro per i giovani - debba essere percorsa anche in futuro”.
Nei giorni della manifestazione non mancheranno momenti legati alla gastronomia, show cooking con chef, presentazioni di libri, musica e spettacoli con la valorizzazione “della cultura musicale di Guardia” aggiunge il sindaco che ricorda inoltre che l’8 agosto “verrà celebrata la ‘Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’, ricordando i 136 italiani che persero la vita a Marcinelle l’8 agosto del 1956, così come di tutti gli italiani emigrati vittime di incidenti sul lavoro”. “Quello che desideriamo fare con questa manifestazione – conclude il sindaco - è completare un ciclo, sottolineando la presenza massiccia di italo discendenti che specie in occasione dei Riti sono tornati a Guardia per rivivere non soltanto le emozioni di partecipare a una singolare manifestazione religiosa, ma per ripercorrere quelle viuzze, quei vicoli che sono stati solcati un tempo di loro avi. Il turismo delle radici è proprio questo: riannodare i fili, ricostruire un legame, riallacciare le storie di tanti che sono andati via da Guardia e tentare anche, perché no, di riportarli qui. Il richiamo alla terrà è qualcosa difficile da spiegare eppure esiste ed è forte. Guardia è pronta ad accogliere i figli dei suoi emigrati con entusiasmo, calore, cultura, passione.” (Gil - 5 ago)
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