Roma, 5 ago - “Non si può ignorare che a Gaza sia in corso un genocidio, né si possono fare bandi per borse di studio che richiedano documenti impossibili da reperire sotto le macerie e le bombe”. Lo ha dichiarato la deputata del Movimento 5 Stelle Gilda Sportiello, intervenendo oggi alla conferenza stampa dedicata alle vicenda delle 97 borse di studio previste per studenti palestinesi nelle università italiane, alcune delle quali già assegnate per l’anno accademico 2025-2026. “Una recente sentenza del Tar del Lazio ha riconosciuto il diritto all’ingresso in Italia per tre studentesse vincitrici di un bando – ha spiegato Sportiello – ma è fondamentale estendere questo principio a tutti i beneficiari, predisponendo visti speciali che tengano conto della situazione drammatica a Gaza. Non si possono predisporre bandi complicati, anche solo da consultare, e poi non preoccuparsi di come concretamente portare in Italia queste ragazze e ragazzi”. La deputata ha sottolineato l’urgenza legata anche all’escalation annunciata da Netanyahu, che giusto ieri ha dichiarato apertamente di voler occupare la Striscia di Gaza nella sua interezza. “A maggior ragione – ha detto – è importante insistere su questo progetto. Ci sono studenti che hanno già vinto, e vanno salvati”. Secondo Sportiello, “le università italiane e la casa editrice Another Coffee Stories stanno cercando di costruire una rete per supportare chi ha partecipato ai bandi. Come ci ha spiegato Anna Giada Altomare, che con Another Coffee Stories sta cercando di agevolare l’ingresso di questi ragazzi, “ogni giorno si fa una sorta di appello, per verificare che tutti siano ancora vivi. Bisogna superare gli ostacoli burocratici entro l’inizio dell’anno accademico”. Secondo Altomare “serve una missione umanitaria chiara, una azione diplomatica per i visti, la messa a disposizione di un mezzo sicuro. Vogliamo posti per questi studenti che hanno vinto la borsa di studio e sono ancora vivi e non possiamo perdere tempo”. 
(PO / Sis)