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PONTE SULLO STRETTO
OGGI AL VAGLIO DEL CIPESS

PONTE SULLO STRETTO <br>OGGI AL VAGLIO DEL CIPESS

Dopo anni di stop, ripartenze e contenziosi milionari ancora in corso, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina approda oggi al tavolo del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), segnando un nuovo passo avanti verso la realizzazione di un’opera che ha diviso la politica e l’opinione pubblica per decenni.

Per il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini si tratta di una “giornata storica”: il Ponte – da sempre una bandiera della destra, prima berlusconiana e ora leghista – è destinato, secondo il governo, a cambiare il volto del Mezzogiorno e a rilanciare l’economia nazionale. Ma l’iter non è ancora concluso: dopo il via libera del Cipess, servirà il parere della Corte dei conti sugli aspetti finanziari dell’opera.
Secondo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, l’infrastruttura porterà benefici significativi: un impatto stimato di oltre 23 miliardi di euro sul Pil, la creazione di quasi 37.000 posti di lavoro stabili e oltre 10 miliardi di euro in entrate fiscali nella sola fase di cantiere. Il costo complessivo del progetto, interamente coperto da fondi pubblici già disponibili, ammonta a 13,5 miliardi di euro. L’intervento fa parte di un più ampio piano di investimenti infrastrutturali da 70 miliardi tra Sicilia e Calabria, previsto entro il 2032.

Il progetto prevede una campata unica di 3.300 metri, che renderebbe il ponte sospeso più lungo del mondo, oltre a circa 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari per collegare l’opera alle principali reti di trasporto.
Ma le critiche non mancano. Le associazioni ambientaliste – Wwf, Lipu, Legambiente e Greenpeace – hanno chiesto alla Commissione europea l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia. E dall’opposizione arrivano accuse di spreco e miopia strategica. (red - 6 ago)

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