Sfiora i cinque miliardi di euro il giro d’affari complessivo del turismo in questa settimana di Ferragosto. Secondo CNA Turismo e Commercio complice il clima - dopo un giugno molto caldo, luglio è stato temperato - i turisti hanno fatto slittare la vacanza, forse riducendola, di sicuro concentrandola appunto in questa settimana. L’indagine stima oltre cinque milioni di turisti in senso stretto, che cioè pernottano, con più di 15 milioni di pernottamenti. Rispetto alla settimana di Ferragosto dello scorso anno, proprio per effetto della concentrazione delle ferie e e la fuga delle città assediate dall’afa, si registra un incremento dei turisti italiani rispetto agli stranieri. Rimane più alta, però, la media dei pernottamenti assicurati dagli stranieri in confronto ai nostri connazionali. Assoturismo Confesercenti evidenzia “un’estate anomala” che ha visto le presenze italiane distribuite più sui mesi periferici che in quelli centrali: dopo un giugno positivo (+2,2% di presenze), gli imprenditori hanno avvertito una contrazione della domanda interna a luglio e nella parte iniziale di agosto, compensata solo in parte dall’aumento dei turisti stranieri. Inoltre, nei primi dieci giorni di agosto le proiezioni per settembre indicano una crescita del +1,4% di prenotazioni rispetto alla prima decade di agosto 2024. Nonostante questo, il ponte ferragostano avrà comunque un impatto economico significativo: nei tre giorni centrali della festività, da domani a domenica, la spesa turistica complessiva è stimata in circa 1,8 miliardi di euro. Per tipologia di destinazione, le località marine registrano un’occupazione media del 93%, seguite dalle località dei laghi al 92% e da quelle montane (90%). Le aree rurali e collinari sono all’88%, le termali all’81%. Il caldo si rivela invece ostativo per le città e i centri d’arte, che si fermano al 76%. Anche l’analisi per macro-aree mostra un andamento disomogeneo. Le regioni del Sud e Isole segnano la saturazione più elevata (91%), mentre altrove i valori restano leggermente inferiori alla media nazionale. Nel Nord Est il tasso è all’86%, ma nella regione si distingue il Trentino-Alto Adige con il 93% di occupazione. Il tasso di occupazione per il Nord Ovest è leggermente superiore (87%), grazie a Valle d’Aosta e Liguria, rispettivamente al 95% e al 97%. Nel Centro Italia il tasso scende all’85%, mentre al Sud e nelle Isole i picchi si registrano in Sardegna e Puglia. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè sono 18,6 milioni i turisti che quest’anno hanno scelto di concentrare le ferie ad agosto e quasi sei italiani su dieci (57%) trascorreranno il Ferragosto fuori casa. La scelta più gettonata è quella all’insegna della convivialità, raggiungendo familiari o amici per mangiare assieme, magari con la tradizionale grigliata, dove grande protagonista resta la carne. A seguire le gite al mare, in campagna o in montagna - continua mentre solo una ristretta minoranza parteciperà a manifestazioni o eventi. Ma c’è anche un 27% di cittadini per il quale il Ferragosto sarà un giorno come gli altri, spesso passato al lavoro, soprattutto nel settore di servizi e della ristorazione, mentre un 16% lo passerà a casa. Tra chi mangerà fuori la soluzione principale resta il picnic, scelto da 7,5 milioni di italiani, con il caro vacanze che pesa sulle tasche mentre il resto si dividerà tra ristoranti, agriturismi, sagre, bar e take away. Secondo l’indagine quasi una famiglia su tre sceglie di preparare da casa pasti leggeri, freschi e nutrienti da gustare sotto l’ombrellone e all’aperto. In testa alle preferenze c’è l’insalata di riso, pollo o mare (33%), seguita dalla macedonia di frutta (22%) e dalla classica caprese con mozzarella e pomodoro (12%). Arretrano, invece, i piatti più “pesanti” della tradizione popolare, come frittate, parmigiana, lasagne e polpette, che insieme raccolgono poco più del 20% delle preferenze complessive.
Gettonatissime anche le grigliate, una passione radicata che durante i mesi estivi vede otto italiani su dieci partecipare almeno una volta al tradizionale barbecue, a casa propria, di amici e parenti o all’aperto. Grande protagonista la carne, scelta nel 63% dei casi, mentre un altro 23% vedrà l’uso di più tipologie di cibi. Ma c’è anche un 11% di grigliate tutte di pesce e un 3% di sole verdure. Il caldo record di questi giorni impone però di usare la massima cautela, adottando alcuni piccoli accorgimenti per evitare di facilitare il pericolo di incendi. Coldiretti e Federforeste hanno preparato un “vademecum salva vacanze” per prevenire i roghi. Le fiamme si propagano facilmente in presenza di vegetazione secca e altamente infiammabile, di scarsa manutenzione del sottobosco e in giornate di vento, soprattutto dove il territorio rende difficile l’intervento dei soccorsi. Per questo, quando si decide di accendere un fuoco per una grigliata, è fondamentale farlo solo in aree attrezzate e sotto costante sorveglianza, evitando sempre boschi e terreni coltivati nelle vicinanze. Il barbecue va spento completamente prima di allontanarsi, così come va evitato di gettare mozziconi di sigaretta o carboni ancora ardenti, che potrebbero causare incendi in pochi istanti.
Se in questi giorni si rincorrono le polemiche sulle spiagge più o meno deserte, l’agriturismo continua a fare registrare segnali di crescita. Nella settimana di Ferragosto nelle oltre 26mila strutture agrituristiche a livello nazionale si prevedono circa 650mila turisti, provenienti sia dall’Italia che dall’estero, tra pernottamenti e pasti. A sostenere la crescita del settore è soprattutto il turismo legato alle esperienze enogastronomiche. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, quasi quattro italiani su dieci (39%) prenderanno parte ad attività come degustazioni, visite guidate a cantine, frantoi, caseifici o birrifici, corsi di cucina. L’enoturismo si piazza in testa alle preferenze generali. Al secondo posto ci sono a pari merito oleoturismo e turismo dei formaggi, che precedono il birraturismo. Ma il turismo esperienziale è gettonatissimo anche dagli stranieri, americani in testa, che approfittano delle vacanze nel Belpaese per “fare il pieno” delle specialità Made in Italy che sugli scaffali delle città a stelle e strisce diventeranno più care con i dazi di Trump. La spesa per il cibo da parte dei turisti Usa in Italia è pari a 2,3 miliardi, con le specialità enogastronomiche del Belpaese che rappresentano la prima motivazione della scelta della vacanza nello Stivale, precedendo arte, storia e bellezze naturali. Secondo un’analisi di Terranostra, lo scorso anno hanno dormito in una struttura agrituristica ben 135mila americani con oltre mezzo milione di pernottamenti. In Italia le aziende agrituristiche attive sono 26.129, il 41% in più rispetto al 2008. Tra queste, 21.163 offrono alloggio (81% del totale) con 303.000 posti letto, mentre 13.023 propongono ristorazione, per un totale di 535.000 coperti. In forte crescita anche le attività accessorie: 6.530 agriturismi offrono degustazioni (+115% dal 2008) e 12.973 propongono attività ricreative, sportive o culturali (+25% in 15 anni). Dal punto di vista territoriale, il 31% si trova in montagna e il 53% in collina, con almeno un agriturismo presente nel 64% dei comuni italiani. Circa 1.000 strutture operano in aree non turistiche e il 50% si trova in piccoli comuni sotto i 5.000 abitanti, contribuendo così a sostenere le economie delle zone interne e frenare lo spopolamento. Un’indagine Coldiretti/Ixè rivela che quasi 4 italiani su 10 (39%) parteciperanno ad attività come degustazioni, visite in cantine, frantoi, caseifici o birrifici, oltre a corsi di cucina. (14 ago - red)
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