“L'opposizione gufa, è evidente, con queste polemiche sul turismo fa un grave danno all'Italia, agli imprenditori e ai lavoratori”. Lo afferma il ministro del Turismo Daniela Santanché, a margine del Caffè della Versiliana, a Marina di Pietrasanta, dalle pagine de La Stampa. “Il turismo è in crescita, siamo al 9% in più, l'anno scorso abbiamo avuto 57 milioni di turisti, quest'anno oltre 61 milioni, ma io credo che al 30 settembre supereremo i 70 milioni” aggiunge. “Mi piacerebbe che ci fosse l'orgoglio di essere italiani, che tifassimo tutti per la nostra nazione, il turismo non è né di destra né di sinistra, è il 13% del Pile io mi auguro diventi la prima industria del Paese”. Quanto alle critiche degli albergatori che definiscono falsati i dati del Viminale, Santanché risponde così: “Con il tanto criticato Cin per i bed and breakfast siamo riusciti a far emergere il sommerso”. Interrogata sui rincari estivi in stabilimenti balneari, alberghi, ristoranti e trasporti poi risponde: “Un governo non può decidere qual è il prezzo che possono mettere gli stabilimenti o i ristoratori, noi non siamo un governo che pensa che il prezzo lo fa la politica, il prezzo lo fa il mercato. Il turismo è trasversale, è giusto che ci sia un'offerta per tutti, ma non è il governo che deve calmierare i prezzi delle imprese, noi non siamo illiberali”. Sui costi e la perdita di interesse degli italiani per il mare durante la settimana, come certificano i dati di Assobalneari che ha registrato il sold out delle spiagge solo nei weekend, a suo dire influisce poi la Bolkestein: “C'è una percezione di insicurezza, è evidente che fin quando non si chiariscono le gare e gli indennizzi i balneari hanno difficoltà a investire perché non hanno certezze sul loro futuro, la colpa non è certo del governo italiano, ma dell'Europa”. (21 ago - red)
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