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direttore Paolo Pagliaro

Milano, al TAM si celebra la grande danza

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Milano, al TAM si celebra la grande danza

Al TAM Teatro Arcimboldi di Milano nasce quest’anno una stagione pensata per celebrare la grande danza. Una proposta che consolida il legame tra il TAM e il grande repertorio classico, offrendo al pubblico una visione strutturata e coerente della scena coreutica internazionale. Il balletto diventa quindi protagonista di un abbonamento dedicato: quattro appuntamenti di alto profilo, tra repertorio classico e novità coreografiche, con una riduzione del 40% sul totale dei biglietti. Due dei titoli, "La Fille Mal Gardèè" (19 ottobre) e “Il Lago dei Cigni” (10 e 11 gennaio) , saranno proposti dalla giovane compagnia stabile di Arcimboldi TAM BALLET, nata un anno fa dalla collaborazione tra il TAM Teatro Arcimboldi Milano e la ventennale esperienza di Caterina Calvino Prina nel mondo della danza, con l’obiettivo comune di creare, presentare, preservare e ampliare il grande repertorio della danza classica, attraverso spettacoli entusiasmanti e una programmazione di altissima qualità. TAM Ballet rappresenta infatti un sogno ambizioso: restituire centralità alla danza classica nel panorama culturale italiano, offrendo nuove prospettive ai giovani talenti e un’esperienza di altissimo livello al pubblico. Fondata nel 2024 dalla visione artistica di Gianmario Longoni e Caterina Calvino Prina, la compagnia nasce grazie al sostegno e all’impegno del TAM Teatro Arcimboldi Milano, che ne diventa la casa stabile e il cuore pulsante delle attività. Gli altri due balletti, “Lo Schiaccianoci” (6 e 7 dicembre) e “La Bella addormentata” (25 e 26 aprile), saranno proposti da Accademia Ucraina di Balletto, che, dall’Ottobre 2020, ha trovato una seconda casa in TAM, portando non solo spettacoli di danza classica che, di anno in anno, hanno registrato ripetuti sold-out, ma anche spostando alcuni corsi dalla storica sede di via Quadronno alle rinnovate sale prova del Teatro. Anche per questa nuova Stagione, tutti gli spettacoli in abbonamento saranno accompagnati dalla musica dal vivo di Orchestra Filarmonica Italiana, già al fianco dei balletti di AUB in TAM nelle precedenti messe in scena. (red)

“L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA” CON CORRADO TEDESCHI


Il Teatro Cortesi di Sirolo, in provincia di Ancona, ospita Corrado Tedeschi, protagonista dello spettacolo “Lezioni semiserie pirandelliane di L’uomo dal fiore in bocca”, il 22 agosto alle 21:30. Tedeschi affronta un immaginario esame: un personaggio pirandelliano, forse proveniente da un’altra opera, lo interroga per stabilire se possa diventare a sua volta “personaggio”. Con questo pretesto, l’attore coinvolge il pubblico in un percorso che affronta i temi pirandelliani dell’essere e dell’apparire, delle maschere e della follia. L’intento dello spettacolo è quello di superare i pregiudizi legati al teatro classico e di predisporre il pubblico alla fruizione di uno dei monologhi più celebri del repertorio. Per informazioni è possibile consultare il sito ufficiale del Centro Studi Franco Enriquez. (sof)


ROMA: IF/INVASIONI (DAL) FUTURO: XI EDIZIONE DEDICATA A PHILIP K. DICK

Torna al Teatro India di Roma, dal 25 al 31 agosto, l’undicesima edizione di “IF/INVASIONI (dal) FUTURO”, progetto multidisciplinare che l’associazione culturale lacasadargilla dedica alle scritture e ai temi della fantascienza. A settembre l’iniziativa proseguirà al Centro Sociale Anziani di Ostia (4-7 settembre) e al Teatro Biblioteca Quarticciolo (12-14 settembre). In questo nuovo appuntamento, IF/INVASIONI (dal) FUTURO dialoga con il presente, svelandone i lembi nascosti per mostrarci che, in fondo, il mondo così come lo conosciamo è un falso. La fantascienza, sospendendo il tradizionale criterio di verosimiglianza, apre infatti una frattura nella realtà: una sorta di “riconoscimento negativo”, come lo definiva lo scrittore statunitense Philip K. Dick, focus del festival, capace di restituire ciò che accade già oggi nel cuore opaco del nostro tempo. Il programma prevede spettacoli multimediali e melologhi sci-fi, performance non frontali, workshop, installazioni immersive site-specific, una conferenza tra letteratura e filosofia e un ricco palinsesto radiofonico quotidiano. (sof)

 

 “IL POMO DELLA DISCORDIA” DI LUANA RONDINELLI AL G.A.M. DI CATANIA

 La Corte interna della Galleria d’Arte Moderna (Via Castello Ursino 26), sabato 30 e domenica 31 agosto alle 21.00 ospiterà la nuova produzione teatrale di Madè, in collaborazione con Accura Teatro: Il Pomo della Discordia di Luana Rondinelli, per la regia di Nicola Alberto Orofino. Un progetto che unisce il talento di quattro attrici (Barbara Gallo, Egle Doria, Laura Giordani e la stessa Rondinelli) e la creatività scenica e sartoriale di Vincenzo La Mendola, per un viaggio tra Mito e psiche che rilegge la contesa tra le dee Era, Atena e Afrodite come specchio della fragilità contemporanea. Lo spettacolo, che rientra all’interno della rassegna “Catania Summer Fest 2025”, affonda le sue radici in una delle narrazioni simboliche più potenti della cultura occidentale: il pomo d’oro della discordia, lanciato da Eris durante le nozze di Peleo e Teti, che scatena la contesa tra Era, Atena e Afrodite e, con essa, gli eventi che condurranno alla guerra di Troia. Il Pomo della Discordia fa parte del più ampio progetto realizzato da Madè e denominato Il mondo salvato dalle ragazzine, destinatario del contributo dei Progetti Speciali 2025 Teatro del Ministero della Cultura. Nell’affascinante visione drammaturgica di Luana Rondinelli, il Mito si fa specchio interiore: Atena, Afrodite ed Era incarnano, infatti, tre archetipi femminili universali (potenza, bellezza, autorità). Il Pomo della discordia è il seme del conflitto, il simbolo del caos dietro l’apparente bellezza. È la scintilla che costringe le protagoniste a guardarsi dentro, ad affrontare il buio dell’inconscio, luogo di paura ma anche di rinascita. Era è una regina sola, tradita e manipolata; Afrodite è bulimica, incapace di accettare il tempo che scorre; Atena, autolesionista, vede la sua logica piegarsi sotto il peso del trauma. È una discesa nell’ombra, necessaria per trasformarsi. Il regista Nicola Alberto Orofino sottolinea come il Mito classico contenga ancora oggi le radici della nostra identità collettiva, dichiarando: “La storia dell’Occidente nasce dalla guerra di Troia. E questa guerra, mitologicamente, scaturisce da una piccola vendetta di una donna esclusa Eris, dea della discordia, dalla festa di nozze dell’eroe Peleo e della ninfa marina, Teti, figlia di Nereo. È un’offesa che parla di noi, dei nostri conflitti familiari e sociali, delle divisioni che ancora ci lacerano. Da quella contesa nasce la scelta di Paride: stabilire chi sia la più bella. Un compito impossibile, che ancora oggi rivela la forza e la pericolosità del desiderio e dell’amore. Portare in scena questo Mito significa guardare dentro la nostra civiltà, cercando le chiavi che aprono i significati della contemporaneità”. (BIG ITALY red gil)

 

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