“Preoccupa quello che la vostra inchiesta ha fatto emergere. Preoccupa molto la presenza di soggetti collegati ad Hamas in Italia. E c'è chi tra loro è sanzionato dagli Stati Uniti, come lo è Mohammad Hannoun, ma confidiamo nell'attenzione delle autorità italiane, perché sono certo che fanno il possibile”. Lo afferma Jonathan Peled, ambasciatore d'Israele in Italia, in una intervista a Il Tempo. “Dovevamo difenderci simultaneamente su numerosi fronti, quindi non abbiamo prestato sufficiente attenzione alla guerra mediatica contro di noi. Ma è un qualcosa su cui dobbiamo alzare il livello d'attenzione, perché siamo davanti a una guerra asimmetrica tra noi e Hamas: da un lato c'è uno stato fondato su valori liberaldemocratici, dall'altro un oscuro, crudele, brutale gruppo terroristico che santifica il sacrificio della vita, delle vite del proprio stesso popolo. Mi chiedo come si faccia ad arrivare a dire enormità come quelle dell'Albanese, che afferma che Hamas è un partito democratico, che ha costruito scuole e ospedali. Hamas, che la stessa Lega Araba esclude dalla sua iniziativa per Gaza!” aggiunge. Posizioni che, aggiunge, contribuiscono al crescente clima di antisemitismo: “Purtroppo, non solo in Italia, ma in tutto il resto del mondo, l'antisemitismo sta dilagando. E, attenzione, siamo davanti a un grande pericolo non solo per gli ebrei e per Israele, ma per tutto l'Occidente e le sue democrazie. Perché quando si inizia con l'antisemitismo, si arriva al razzismo, alla negazione dei valori di pluralismo occidentali. Purtroppo, oggi la comunità ebraica è automaticamente identificata con Israele: cittadini che non hanno nulla a che fare il governo israeliano, che sono italiani e non hanno mai votato per Netanyahu vengono discriminati in quanto ebrei. Dobbiamo fortemente combattere l'antisemitismo in tutto il mondo”, “non si può boicottare un paese intero, comprese università e aziende, per il fatto che non se ne gradisce il governo, tra l'altro democraticamente eletto. Questo è ciò che una parte della politica italiana non è in grado di distinguere: da un lato c'è il governo d'Israele e dall'altro ci sono gli israeliani”. E per gli ebrei “la vita è diventata più difficile perché c'è un forte senso di insicurezza, anche a causa degli attacchi che riceviamo dal sistema informativo. Sono continui gli attacchi e le intimidazioni: cittadini e turisti ebrei e israeliani aggrediti verbalmente e fisicamente, scritte offensive e minacce sui muri, insulti... Questo è antisemitismo vero e proprio che va condannato, cosa che il Governo italiano fa”. E conclude: “Alla fine vinceremo noi contro l'oscuro regime terroristico islamico, Hamas. Raggiungeremo gli accordi su Gaza, porteremo via gli ostaggi, rimuoveremo Hamas, rimuoveremo Hamas da Gaza e faremo progredire gli Accordi di Abramo. Israele costruisce e vuole continuare a costruire ponti di coesistenza nel Medioriente. Questa è una cosa compresa pressoché unanimemente dai leader mondiali, ma non da gran parte dell'opinione pubblica”. (23 ago – red)
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