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ISCHINGER: NIENTE NATO
MA UCRAINA 'PORCOSPINO'

ISCHINGER: NIENTE NATO <BR> MA UCRAINA 'PORCOSPINO'

“La sicurezza di Kiev può essere garantita anche senza invio di truppe dei Paesi Nato. Si può pensare all'invio di una missione di sorveglianza militare che non sia composta da truppe italiane, tedesche e britanniche, ma magari da indiani, egiziani o brasiliani. Paesi non Nato, in qualche modo neutrali. Potremo contarci quando sarà evidente a tutti che la parte russa ha cessato le sue azioni offensive”. Lo sostiene, in una intervista a La Stampa, Wolfgang Ischinger, l'ex diplomatico ascoltatissimo tanto in Germania quanto Bruxelles, da cui la presidente von der Leyen ha mutuato l'espressione "porcospino d'acciaio" utilizzata per descrivere la prossima difesa europea dell'Ucraina. “Il porcospino non viene aggredito dalla tigre perché questa sa che le costerebbe caro. Come dire che i paesi occidentali insieme, possibilmente con l'America devono rendere l'Ucraina militarmente un porcospino”.  Ci sarà l'incontro tra Putin e Zelensky? “Mosca sta ancora provando a guadagnare tempo. Dopo la foto di Putin accanto a Zelensky, Mosca avrebbe difficoltà a sostenere che il presidente ucraino non è un partner di rango. Per questo il Cremlino giocherà tutte le carte pur di tirarle per le lunghe”. Per il ministro russo Lavrov le garanzie di sicurezza devono essere concordate con Mosca… “Zelensky ha accettato un cessate il fuoco senza precondizioni. Se la parte russa fosse disponibile a fare altrettanto avremmo già un cessate il fuoco. Ma quando Mosca lo ha rifiutato in Alaska gli Stati Uniti non hanno insistito sul fatto che qualsiasi accordo dovesse partire da qui”, “Lavrov ha ribadito le richieste presentate dalla Russia a Istanbul nel 2022: rendere garante il consiglio di Sicurezza dell'Onu. In concreto parliamo del diritto di veto, che permetterebbe a Mosca di evitare ciò che non rientra nei suoi piani. Il contrario di quanto per noi sono le garanzie di sicurezza per proteggere l'Ucraina da futuri attacchi russi. L'idea di concordarle e al consiglio di Sicurezza svilisce l'idea stessa delle garanzie”. E aggiunge: “Molti europei sono favorevoli all'ingresso dell'Ucraina nella Nato ma il governo americano ha e continua ad avere riserve. Un'adesione richiederebbe il voto parlamentare in 31 Paesi. Accantonato questo scenario, i russi hanno buon gioco nell'affermare che la Nato non potrà aiutare l'Ucraina. E quindi le truppe dei paesi Nato non potranno stazionare in Ucraina, perché equivarrebbe di fatto a un'adesione alla Nato. Mosca non firmerà mai un cessate il fuoco né un accordo di pace se non comprenderà tanto l'esclusione dall'adesione alla Nato quanto l'esclusione dell'invio di truppe dai paesi Nato. Per questo il dibattito delle ultime ore sull'invio di truppe è inutile e prematuro”. (23 ago - red)

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