Il nuovo report della Clinica del Debito segnala emergenza culturale e sociale: l’analfabetismo finanziario che alimenta il sovraindebitamento
Solo il 50% degli italiani sa davvero cosa sia un tasso di interesse. Una grave ignoranza finanziaria insita nel Paese, che porta gli italiani ad indebitarsi per il 50% del reddito mensile. È il dato che emerge dal nuovo report della Clinica del Debito, basato sull’analisi condotta dall’Osservatorio sul Debito Privato in collaborazione con la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Una fotografia che mette a nudo una vera e propria emergenza culturale e sociale: l’analfabetismo finanziario che alimenta il sovraindebitamento. Milioni di italiani sottoscrivono mutui, prestiti personali, carte di credito o finanziamenti senza comprendere realmente i meccanismi economici a cui si legano. Le conseguenze sono devastanti: oltre un milione di famiglie si trova oggi in trappola, con rate che superano in media il 50% del reddito mensile disponibile. Il caso della famiglia tipica italiana, raccontato nel report, è emblematico: due impiegati con reddito mensile di 2.800 euro, travolti da mutui e prestiti che li hanno portati a spendere il 66% delle loro entrate in rate, senza aver compreso gli effetti dell’aumento dei tassi. L’indagine individua tre falle principali che aprono la strada al disastro: ignoranza sull’interesse composto - solo il 25% degli indebitati sa come funziona, e non si rende conto di quanto velocemente un debito possa raddoppiare; confusione tra TAN e TAEG - il 78% non distingue tra i due indicatori, cadendo nella trappola delle pubblicità ingannevoli; assenza di valutazioni prospettiche - il 77% non calcola la sostenibilità delle rate in caso di imprevisti, pensionamenti o rialzi dei tassi. L’Italia, con il suo 50% di cittadini che non comprende i tassi di interesse, si colloca sotto la Germania (67%) e la Francia (58%), e appena sopra la Spagna (45%). Nel complesso, solo il 18% dei cittadini europei possiede un’elevata alfabetizzazione finanziaria. Il dato che un italiano su due non comprenda i tassi di interesse non è un problema solo dei singoli, ma dell’intero Paese. L’analfabetismo finanziario mina la stabilità economica delle famiglie, aumenta i rischi sociali e pesa sul sistema produttivo nazionale. Secondo la ricerca, effettuata per conto della Clinica del Debito, l’analfabetismo finanziario pesa non solo sui bilanci familiari, ma anche sulla salute e sulla stabilità sociale, a causa di: maggiori interessi pagati (+15-30% in media), penali e spese legali per migliaia di euro, rotture familiari nel 35% dei casi, stress e problemi psicologici nel 78% delle persone sovraindebitate.
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