Intervenendo questa mattina al decimo Forum Economico Orientale che si terrà fino a domani a Vladivostok, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che “Sarà praticamente impossibile raggiungere un accordo con la parte ucraina su questioni chiave, anche se ci fosse la volontà politica” di farlo. In ogni caso, il leader del Cremlino ha ribadito di essere pronto a incontrare “la parte ucraina” ribadendo che in ogni caso “non ne vedo molto il senso”. “La parte ucraina – ha detto il leader del Cremlino - vuole questo incontro e lo offre. Ho detto: 'Sono pronto, per favore venite'. Noi forniremo sicuramente le condizioni di lavoro e sicurezza. Una garanzia al 100%. Ma se ci dicono: 'Vogliamo incontrarvi, ma voi andate lì per questo incontro', queste sono richieste eccessive nei nostri confronti”. Dunque, ha ribadito Putin, “Se qualcuno vuole davvero incontrarci, siamo pronti. Il posto migliore è la capitale della Federazione Russa, la città-eroe di Mosca”.
“Per quanto riguarda i possibili contingenti militari in Ucraina – ha inoltre dichiarato il presidente russo - beh, questa è una delle ragioni principali per cui l'Ucraina è entrata a far parte della NATO, quindi, se alcune truppe dovessero apparire lì, soprattutto ora, durante le operazioni militari, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi” per le forse della Federazione che adotteranno tutte le misure per giungere “alla loro distruzione”. Comunque, ha aggiunto, “Se si prenderanno decisioni che porteranno alla pace, a una pace duratura in Ucraina, allora semplicemente non vedo il senso della loro presenza sul territorio ucraino, perché se si raggiungeranno tali accordi, nessuno dubiti che la Russia li metterà in pratica pienamente”.
Putin ha inoltre spigato che “Qualsiasi accordo sui territori” tra Mosca e Kiev “deve essere confermato, in conformità con la Costituzione ucraina, tramite referendum. Per poter tenere un referendum, la legge marziale deve essere revocata; non può essere tenuto sotto la legge marziale”.
Il leader del Cremlino, ha quindi ribadito il suo via libera all’ingresso di Kiev nella Ue. “L'Ucraina si è posta, e continua a farlo – ha detto - l'obiettivo di entrare nell'UE. Ripeto, questa è la scelta legittima dell'Ucraina” che è libera “di costruire le sue relazioni internazionali”. Al contrario, “Per quanto riguarda le questioni di sicurezza, è un'altra questione. Lo stesso ex presidente dell'Ucraina Viktor Yanukovych, era contrario all'adesione dell'Ucraina alla NATO, e questa è una questione che ci riguarda direttamente e ci riguarda dal punto di vista della tutela degli interessi a lungo termine della Russia nell'ambito della sicurezza”. (5 set - deg)
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