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direttore Paolo Pagliaro

"L'ombra della notte" di Deborah Harkness

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

L’OMBRA DELLA NOTTE: UN NUOVO VIAGGIO ALLA RICERCA DI UN MANOSCRITTO

“L’ombra della notte” (Piemme, pp. 735, 19,90 euro, traduzione di C. Volpi) di Deborah Harkness, è il secondo volume della trilogia All Souls. Nella biblioteca Bodleiana di Oxford, Diana Bishop, studiosa di alchimia, scopre un misterioso manoscritto: prima di restituire il libro, il tocco della sua mano sulla copertina riaccende in lei la magia che aveva tentato invano di nascondere dalla sua vita dopo la morte dei genitori. Diana discende infatti da una famiglia di streghe e non è l’unica a essere fatalmente legata al manoscritto Ashmole 782, di cui nel frattempo si sono perse le tracce: demoni, vampiri e streghe ne subiscono il fascino e cercano di decifrarne i contenuti. Tra questi c’è anche l’affascinante vampiro Matthew Clairmont, professore di genetica. Il libro regola l’esistenza delle creature ultraterrene e nasconde i segreti per scongiurarne l’estinzione. Diana e Matthew si innamorano. Alla ricerca del volume, i due innamorati si catapultano nel cuore dell’Inghilterra elisabettiana, nel 1591. Li accoglie un  circolo di demoni e vampiri: il drammaturgo Christopher Marlowe, il poeta George Chapman, l’astronomo e matematico Thomas Harriot. Ma in quegli anni di diffuso pregiudizio, l’unione dei due giovani rischia di scatenare un conflitto. Diana e Matthew intraprenderanno un viaggio attraverso l’Europa per ricercare il famoso manoscritto. Il ritrovamento avviene a Praga, alla corte dell'imperatore: la loro unica speranza di salvezza sarà rubare il testo alchemico e fare ritorno al XXI secolo. (Sip)

 

UNA SCENA DA INCUBO IN “NON E’ COME PENSI”

“Non è come pensi” (Garzanti, pp. 430, 18,80 euro, traduzione di S. Lauzi) sancisce la consacrazione di Sophie Hannah come una delle più importanti autrici di thriller psicologici del Regno Unito. Connie Boskwell sta controllando per l'ennesima volta la pagina web di un sito di annunci immobiliari. La casa al numero 11 di Bentley Crove è in vendita ed è diventata la sua ossessione. E’ notte e Kit, suo marito, sta dormendo. Connie torna a guardare l'appartamento che le piace così tanto. Ma quando clicca sul tour virtuale della casa le si prospetta davanti una scena da incubo. Nel salotto c'è una donna stesa a terra in un lago di sangue, morta. Connie, presa dal panico, corre a svegliare Kit. Ma quando arriva anche lui di fronte allo schermo, la donna non c'è più. Solo la moquette pulita e le pareti imbiancate. Kit non crede a quello che Connie continua a ripetere. Ma Connie telefona a una sua vecchia conoscenza, l'ispettore Simon Waterhouse. Anche Simon pensa che sia una storia inverosimile e sospetta della instabilità psicologica di Connie. Ma quando un'altra donna si presenta in commissariato affermando di aver visto la stessa scena alla stessa ora, l’ispettore decide di occuparsi del caso. Connie non ha nessuna prova, ma sa che in qualche angolo di quella stanza si nascondono indizi che le mostreranno la verità. Una storia di ossessione e inganno, di mistero e passione che tratteggia con maestria i meandri più oscuri della mente umana. (Sip)

 

 

“IL SESSO E’ VIETATO” DI TIM PARKS

Al Dasgupta Institute, un centro di meditazione buddista, il sesso è vietato, così come sono vietati i rapporti tra uomini e donne. Che ci fa in questo edificio l’attraente Beth Marriot? Beth è una giovane donna, sicura di sé e abituata al successo. Passa le sue giornate a lavorare nella cucina di questo austero centro di meditazione buddista. Da quali demoni della propria esistenza sfugge la donna? Beth sta affrontando i propri demoni, una serie di eventi catastrofici che l’hanno costretta a rinchiudersi nell'ascetismo di una comunità che si sveglia alle 4 del mattino, non ammette sguardi e saluti tra uomini e donne. Il luogo in cui Beth vive le offre, però, un mistero: un diario trovato nel settore maschile che la attrae e la incuriosisce. Sfogliare quelle pagine è una tentazione alla quale diventa veramente difficile non cedere Inizia così una lettura assidua e avvincente che la porterà a scavare nella vita dell’autore e nella propria. Tim Parks in “Il sesso è vietato” (Bompiani, pp. 320, 18 euro, traduzione di G. Granato) ci racconta uno scontro di culture in un centro di meditazione buddista. (Sip)

 

UNA STORIA DI RISCATTO IN “QUESTA NOTTE E’ LA MIA”

A quarant’anni Andrea, giornalista, ha abbandonato da tempo ogni ambizione di vita e di carriera. La sua sembra una storia come tante: un lavoro che non lo soddisfa, una moglie che a stento gli rivolge la parola e pochi amici. Quando viene colpito da una terribile malattia neuromuscolare, Andrea sembra paradossalmente ritrovare le energie e le forze del passato. Andrea si rifiuta di diventare un caso umano da compatire e decide, su una sedia a rotelle, di aiutare Francesco, un giovane collaboratore del giornale, in una pericolosa indagine sulla corruzione e le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni torinesi. Lavorare su questo intricato caso aiuterà Andrea a riscattarsi e a rimettersi in gioco anche con la donna che ha accanto. Il progredire della malattia lo spingerà ad affrontare ogni giorno qualcosa di diverso e a conquistarsi, a ogni nuovo respiro concesso dalla vita, il tempo per progettare e amare. “Questa notte è la mia” (Longanesi, pp. 254, 14,90 euro) di Alberto Damilano racconta la storia di chi si rende conto che la vita va conquistata con fatica e che per capire gli altri bisogna abbandonare la presa su se stessi. (Sip)

 

“I PONTI DI BERGEN”: LA STORIA DI TRE FRATELLI NORVEGESI

Jan Guillou è uno degli autori norvegesi più letti e seguiti in patria. Il suo nuovo romanzo, “I ponti di Bergen” (Corbaccio, pp. 397, 16,40 euro, traduzione di U. Ghidoni) racconta la storia di Lauritz, Oscar e Sverre, costretti a lasciare il loro piccolo villaggio norvegese ancora bambini per trasferirsi in città, dopo la morte del padre annegato nel mare del Nord. I tre fratelli vengono presi a bottega da un cordaio, ma hanno un talento innato e una serie di fortunate coincidenze li porterà a studiare a Dresda. Beneficiano della solidarietà di un'istituzione che li manterrà agli studi e diventeranno affermati ingegneri civili di ferrovie e ponti. Dopo la laurea, per saldare il loro debito di riconoscenza, si impegnano a tornare in patria per partecipare alla costruzione della ferrovia Bergen-Oslo, un’impresa epica che testimonia l’ingresso del XX secolo nel progresso tecnologico. Nel frattempo Lauritz si innamora di Ingeborg, un’aristocratica tedesca ed è intenzionato a sposarla nonostante l’opposizione del padre di lei, il barone von Freital; Oscar, tradito da una donna, abbandona Dresda; Sverre, invece, lascia i due fratelli per inseguire il grande amore della sua vita, sfidando la rigida morale dell'epoca. Il destino non sembra concedere loro di realizzare sogni e ambizioni, sia professionali che sentimentali: la guerra sta, infatti, per abbattersi su di loro e su tutta Europa, una tragedia che cambierà per sempre la vita dei tre fratelli e del mondo intero. (Sip)

 

 

 

 

 

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