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Buenos Aires, via libera al progetto per il museo dell’immigrazione italiana

Buenos Aires, via libera al progetto per il museo dell’immigrazione italiana

La Legislatura della Città di Buenos Aires ha approvato il progetto che assegna alla Federazione delle Istituzioni Italiane nella circoscrizione consolare (FEDIBA) l’uso gratuito del terreno su cui sorgerà il primo Museo dell’Immigrazione Italiana in Argentina. L’area, affacciata sul Río de la Plata in Avenida Costanera Rafael Obligado, si trova di fronte all’Aeroparque Jorge Newbery e al Monumento a Cristoforo Colombo, punto simbolico per la comunità italiana. L’iniziativa nacque come reazione delle associazioni italiane di Buenos Aires alla decisione del governo argentino, nel 2014, di spostare la statua di Colombo, donata dai discendenti italiani alla capitale sudamericana, dai giardini adiacenti alla Casa Rosada, in pieno centro, a un sito più periferico sulle sponde del Río de la Plata. Dopo settimane di polemiche, le entità rappresentative della comunità italiana elaborarono la proposta per la costruzione di un museo nella nuova collocazione della statua, coinvolgendo anche il Consolato Generale d’Italia e l’Ambasciata. 

Il progetto, presentato nel 2024, include il contributo del Museo dell’Emigrazione Italiana di Genova, al quale il nuovo sito di Buenos Aires si ispira. Sarà un museo interattivo, con spazi destinati alle attività della comunità e in particolare rivolti ai giovani. Il via libera al “Museo dell’Immigrazione Italiana” è arrivato con un voto unanime. Secondo il testo normativo, FEDIBA potrà edificare una struttura moderna di circa 1.200 m² con spazio multimediale, bar tematico e sala multidisciplinare, dando vita a un centro culturale con attività quotidiane. Il progetto mira a rendere omaggio alla vasta collettività italiana in Argentina, dove circa metà della popolazione ha origini italiane. Il percorso normativo stabilisce che, una volta scaduto il termine dei 30 anni o in caso di revoca per motivi di interesse pubblico, le migliorie realizzate diventeranno proprietà della città senza indennizzo. Resta ora solo la pubblicazione da parte del governo della città per l’avvio dei lavori di costruzione del nuovo museo. (fel - 9 set)

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