Adel ha 13 anni e ama l’informatica. Da grande sogna di lavorare nel settore hi-tech. Parla tre lingue e a scuola, tra una chiacchiera e qualche scherzo con i compagni, ha approfondito il suo interesse per l’indirizzo informatico grazie al progetto PONTI - Pari Opportunità nelle Traiettorie di Istruzione. Boris è nato in Italia, ha ottimi risultati scolastici e una passione per il calcio: sogna di diventare un manager nel mondo del marketing sportivo. Poi c’è Mariah, arrivata in Italia all'età di sei anni, che sogna di diventare un’artista. Adel, Boris e Mariah (nomi di fantasia) sono tre degli oltre 500 studenti coinvolti nel progetto PONTI: un’iniziativa concreta che, attraverso laboratori educativi, corsi di italiano per lo studio, doposcuola e percorsi di orientamento, punta a contrastare la povertà educativa e a sostenere le scelte scolastiche di ragazze e ragazzi con cittadinanza non italiana o provenienti da contesti socioeconomici fragili. PONTI, coordinato da Fondazione ISMU ETS, è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione di Comunità Milano. La rete coinvolge attivamente il sistema scolastico e numerosi enti del Terzo Settore: Guardavanti, Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali, Comunità Progetto, La Strada, Istituto Italiano di Valutazione, insieme a istituti comprensivi, licei e istituti tecnici del Municipio 4 di Milano e di San Giuliano Milanese, e alle Amministrazioni Comunali di Milano e S. Giuliano Milanese. Al Nord la maggioranza di studenti con CNI. Tra l’8 e il 16 settembre tornano a scuola circa 7 milioni di studenti. Secondo una stima di Fondazione ISMU ETS su dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), sono oltre 930mila quelli con CNI - cittadinanza non italiana ( Stima calcolata con i dati MIM relativi all’anno scolastico 2023/2024, disponibili sul portale www.mim.gov.it per tutte le regioni, esclusa la Valle D’Aosta e le province autonome di Trento e Bolzano, i cui dati sono riferiti all’anno scolastico precedente, come da report NOTIZIARIO_Stranieri_2223.pdf. ), nati all'estero e nati in Italia, corrispondenti all'11,6% sul totale degli iscritti dalle scuole dell'infanzia alle secondarie di secondo grado. Dal 2020 in avanti siamo entrati in una fase di oscillazione delle presenze di alunni con cittadinanza non italiana dopo decenni di crescita e stabilizzazione: si è registrato, infatti, il primo a.s. caratterizzato dal “segno meno”, con la perdita di oltre 11mila alunni di origine immigrata (2020/21) nella fase pandemica, così come la grande crescita del 2022/23 (+42.500 presenze), con l’inserimento scolastico dei profughi ucraini e il superamento della soglia del 10%. I dati del 2023/24 confermano che la maggioranza degli studenti con CNI è concentrata nelle regioni settentrionali (in particolare nel Nord Ovest che ne accoglie quasi il 40%). La Lombardia continua ad accogliere più di un quarto (il 26%) degli alunni con background migratorio (236mila), seguita da Emilia Romagna (113mila), Veneto (poco meno di 100mila), Lazio (86mila) e Piemonte (83mila). Milano è la provincia italiana con il maggior numero di alunni con CNI (83.230), seguita da Roma (68.079), Torino (41.461) e Brescia (33.558). Aumentano gli studenti con CNI nei licei. Sebbene le scelte scolastiche degli studenti con background migratorio si stiano sempre più avvicinando a quelle dei coetanei italiani, permangono distanze significative. Nelle ultime decadi, i dati mostrano che gli studenti di origine immigrata sono rimasti una componente stabile degli istituti tecnici (+4,4 punti percentuali dal 2002/03 al 2022/23), mentre contemporaneamente si è ridotta la quota negli istituti professionali (-15,9 p.p.) ed è cresciuta quasi in eguale misura la presenza nei licei (+11,5 p.p.). Nell’a.s. 2023/24, solo un terzo degli iscritti non italiani nel secondo ciclo di istruzione sono liceali, a fronte del 54% di iscritti fra gli italiani. Anche l’accesso all’università mostra segnali incoraggianti: nel 2024/25 gli studenti con cittadinanza non italiana (sia diplomati in Italia che all’estero) immatricolati sono stati quasi 26mila, raddoppiati rispetto a dieci anni fa. I laureati stranieri nel 2024 sono stati oltre 22mila (nel 2014 erano 11mila). Esiti scolastici ancora diseguali per gli alunni con CNI. Tornando alle scuole, va tuttavia segnalato che permangono le disuguaglianze negli esiti scolastici e negli apprendimenti a sfavore degli alunni con CNI. Secondo il Rapporto INVALSI 2025, per quanto riguarda le prove in III secondaria di secondo grado, l’andamento in Italiano e Matematica dal 2018 al 2025 suggerisce un progressivo indebolimento degli apprendimenti, a causa di complessità strutturali e situazioni contingenti, in particolare in seguito alla difficoltà di riassorbire gli effetti negativi della pandemia e di ciò che ha comportato per le scuole, sugli apprendimenti. Rispetto ai divari tra italiani e stranieri, questi ultimi di prima generazione conseguono complessivamente un esito inferiore in Italiano di 22,6 punti (il divario può essere paragonato a quanto generalmente si impara in circa due anni di scuola) e di 13,3 punti per le seconde generazioni (riducendo il gap a circa un anno di scolarità). Sul fronte della matematica, gli studenti stranieri e le studentesse straniere di prima generazione conseguono complessivamente un esito inferiore di 13,2 punti rispetto ai compagni e alle compagne non di origine immigrata; ciò significa che il divario in Matematica è inferiore rispetto a quanto emerge per Italiano. Situazione simile, seppure più ridotta, per le seconde generazioni: -7,7 punti.
Relativamente alle prove INVALSI 2025 in II secondaria di secondo grado, le prime generazioni conseguono complessivamente un esito inferiore in Italiano di 19,2 punti rispetto ai compagni e alle compagne non di origine immigrata; situazione simile ma meno grave per studenti stranieri e studentesse straniere di seconda generazione: -9 punti. In matematica, le prime generazioni conseguono complessivamente un esito inferiore di 8,5 punti rispetto ai compagni e alle compagne non di origine immigrata. Situazione simile per le seconde generazioni: -6,4 punti.
Un contesto ad alta complessità educativa e sociale. Il progetto PONTI si concentra nella Città metropolitana di Milano (in particolare nel Municipio 4 e a San Giuliano Milanese), un territorio emblematico per le sfide educative legate alla migrazione. Secondo i dati ISTAT 2022, il 12,7% dei migranti regolarmente soggiornanti in Italia vive in quest’area, pari a 475.171 cittadini con cittadinanza non italiana al 1° gennaio 2023. Una presenza significativa, ma distribuita in modo disomogeneo: nel Comune di Milano i residenti extra-UE rappresentano il 17% della popolazione, mentre a San Giuliano Milanese si attestano al 14,6%.
Gli indicatori educativi e sociali confermano la complessità del contesto: nel Municipio 4 di Milano, solo il 17% ha un titolo di laurea e meno del 39% è diplomato; a San Giuliano, la quota di laureati è tra l’11% e il 13%, e il 46,3% dei residenti ha al massimo la licenza media (Save the Children, 2023).
I giovani tra i 15 e i 24 anni impegnati in percorsi di studio sono tra il 64% e il 67% nel Municipio 4, ma meno del 60% a San Giuliano. Il tasso di disoccupazione supera il 6,6% in entrambi i territori, con forti disuguaglianze di reddito (indice di Gini: oltre 0,42 a Milano, tra 0,40–0,41 a San Giuliano).
È in questo scenario che PONTI interviene, con l’obiettivo di interrompere le catene della disuguaglianza educativa e costruire nuove traiettorie formative più inclusive e consapevoli.
Risultati superiori alle aspettative. Avviato il 1° ottobre 2024, il progetto PONTI - Pari Opportunità nelle Traiettorie di Istruzione ha lo scopo di accompagnare a 360 gradi studenti e studentesse dalla seconda classe della scuola secondaria di I grado alla prima classe della secondaria di II grado con azioni di orientamento, bilancio di competenze, potenziamento linguistico, laboratori esperienziali, peer education e coinvolgimento familiare. Da qui il coinvolgimento di 5 scuole secondarie di primo grado: gli Istituti Comprensivi Candia, Tommaso Grossi e Madre Teresa di Calcutta di Milano e gli Istituti Comprensivi Fermi e Montessori di San Giuliano, e 2 scuole secondarie di secondo grado: il Liceo Einstein e ITSOS – Istituto Tecnico Statale Sperimentale Albe Steiner, situati nel Municipio 4 di Milano (altre scuole stanno per aderire). Il progetto, di cui fanno parte come partner anche l’Area Servizi Scolastici ed Educativi del Comune di Milano con l’Unità contrasto alla dispersione scolastica, detta CODIS, e la Direzione Educazione del Comune di San Giuliano Milanese, prevede un approccio integrato e multidimensionale, con attività che non solo puntano sul supporto linguistico e l’orientamento, ma anche sulla formazione delle famiglie e sulla sensibilizzazione degli insegnanti.
I risultati, dopo un anno di attività, sono superiori alle aspettative: a luglio 2025 erano già 537 gli studenti e le studentesse raggiunti dal progetto (a fronte dei 200 inizialmente previsti), di cui 303 con cittadinanza straniera o background migratorio e 95 con bisogni educativi speciali. Coinvolti anche 78 genitori e 51 insegnanti ed educatori.
Una delle azioni centrali del progetto riguarda il potenziamento della lingua italiana per lo studio, aspetto fondamentale per il successo scolastico, soprattutto per studenti con cittadinanza non italiana o con background migratorio. Sono stati attivati corsi modulari da 60 ore (per la scuola secondaria di I grado) e da 80 ore (per il secondo ciclo), con il coinvolgimento di 119 studenti, con l’obiettivo di migliorare la comprensione dei testi, la produzione scritta e orale e il lessico specifico delle varie discipline, fornendo strumenti più efficaci per affrontare tutte le materie scolastiche.
Un altro ambito d’intervento punta alla valorizzazione dei talenti individuali attraverso laboratori pratici e creativi, che aiutano a sviluppare competenze trasversali e una maggiore autonomia personale. A questo proposito, presso l’IC Candia sono state realizzate una bottega di cucina e una di orto, presso gli istituti IC Montessori e IC Fermi sono state attivate tre botteghe congiunte, una del mondo e due di falegnameria e presso l’IC Grossi sono state attivate due botteghe di falegnameria.
Parallelamente, i percorsi di doposcuola e sostegno allo studio aiutano a consolidare le conoscenze, migliorare il metodo di studio e colmare eventuali lacune, contribuendo alla prevenzione della dispersione scolastica.
Nel complesso, le attività educative (doposcuola, botteghe e accoglienza) hanno coinvolto 177 studenti, superando l’obiettivo di 100, con un buon riscontro anche in termini di sviluppo delle competenze di cittadinanza. In 121 hanno partecipato al percorso sull’accoglienza e l’inclusione presso l’IC Candia.
Il progetto prevede inoltre percorsi di Peer Education, dove studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado vengono formati per diventare tutor tra pari, in modo da rafforzare il protagonismo giovanile, la cooperazione tra coetanei e il senso di responsabilità degli studenti più grandi nel sostenere i loro pari o i più giovani.
Particolare attenzione è dedicata, infine, al coinvolgimento delle famiglie, soprattutto quelle in condizioni di maggiore vulnerabilità. In ogni istituto sono stati organizzati incontri informativi per i genitori, con l’obiettivo di costruire una vera alleanza educativa tra scuola e famiglia.
Tra le attività svolte, all’ITSOS Albe Steiner 25 studenti delle classi terze hanno partecipato al PCTO che ha portato alla creazione del logo ufficiale del progetto PONTI.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org
CHI SIAMO
Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità Ente del Terzo Settore - Fondazione ISMU ETS è un ente di ricerca scientifica indipendente. Dal 1991 ISMU è impegnato nello studio e nella diffusione di una corretta conoscenza dei fenomeni migratori, anche per la realizzazione di interventi per l'integrazione degli stranieri.
ISMU ETS collabora con istituzioni di governo a livello nazionale ed europeo, amministrazioni locali e periferiche, agenzie socio-sanitarie, istituti scolastici di ogni ordine e grado, università, centri di ricerca scientifica italiani e stranieri, fondazioni nazionali e internazionali, biblioteche e centri di documentazione, agenzie internazionali e rappresentanze diplomatiche, associazioni ed enti del terzo settore, aziende e associazioni di categoria.
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