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Tajani, Maiorino (M5s): mai detto che Tajani è pagato da Israele

Roma, 11 set – “Posso dire che mi sono arrabbiata un po’ anch’io, sapendo che il ministro, invece di rispondermi qui in Aula al Senato – avrebbe avuto mille modi – è andato invece alla Camera e ha fatto un’intemerata contro di me, distorcendo completamente le mie parole e il significato di quello che ho detto”. La senatrice del Movimento Cinque Stelle Alessandra Maiorino chiarisce le sue parole rivolte al ministro degli Esteri Antonio Tajani, respingendo ogni accusa di averne messo in dubbio l’integrità. “Io non ho mai detto e non ho mai neanche pensato che il ministro Tajani è pagato dal governo Netanyahu – ha affermato –. Ho detto che purtroppo sta facendo una propaganda per edulcorare e minimizzare le azioni criminali e in violazione di tutto il diritto internazionale e umanitario che Netanyahu sta compiendo”.
Maiorino sottolinea come il ministro, a suo giudizio, disponga di poteri che non utilizza: “Potrebbe fermare le commesse di armi e non le ferma, potrebbe riconoscere lo Stato di Palestina e non lo riconosce, potrebbe chiedere delle sanzioni verso Israele e non lo fa”. La senatrice ha anche ricordato l’attacco con un drone subito dalla flottiglia con a bordo cittadini italiani, denunciando il silenzio del ministro: “Il Ministro italiano ha un dovere verso i nostri concittadini e non ha detto una parola”.
“Probabilmente si è offeso. Io credo che, se usasse questa sua sensibilità magari verso i 60.000 palestinesi massacrati, verso i 18.000 bambini massacrati – non i 181 che per fortuna stiamo curando noi qui – verso le famiglie decimate, le persone affamate, forse sarebbe meglio. Sarebbe una sensibilità messa a buon frutto”. Ha aggiunto Maiorino. “Io credo che il ministro abbia un nervo scoperto, perché lui e tutto il governo sono inseguiti anche dalla loro coscienza. Perché qui non è una questione di politica o di fazioni: qui è una questione di coscienza. Vogliamo applicare il diritto internazionale oppure no? Il ministro degli Esteri Tajani non sta facendo rispettare il diritto internazionale”. “Togliamo l’equivoco che sia stato pagato o corrotto: io non ho mai detto una cosa del genere. Mi dispiace, ministro, che lei sia andato alla Camera a dire che io ho detto che è corrotto, perché è falso. Si comporta come un influencer di Netanyahu, perché ne sta coprendo le nefandezze: è questa la missione che hanno gli influencer di Netanyahu”. (PO / clz)

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