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San Francesco, pdl per 4 ottobre festa nazionale. Gardini (Fdi): simbolo valori profondi

Roma, 15 set – “Mi auguro un voto unanime di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione: credo che l’istituzione di questa festa rappresenti un percorso bellissimo, Francesco già fa parte della nostra storia, è il Patrono d’Italia, lo si festeggia con Santa Caterina il 4 ottobre, però dopo il voto di questa proposta di legge sarà festa nazionale. L’anno prossimo capiterà di domenica, ma dal 2027 ne vedremo gli effetti”. Così, Elisabetta Gardini, deputata Fratelli d’Italia, relatrice della proposta di legge per l’Istituzione della festa nazionale di San Francesco d'Assisi, la cui discussione generale si è svolta oggi in aula alla Camera. Una proposta che mira a introdurre la festa nazionale del Santo di Assisi in prossimità della celebrazione per la ricorrenza dell'ottavo centenario della morte, nell'anno 2026. Il testo si compone di tre articoli che disciplinano rispettivamente l'istituzione della festa nazionale nella giornata del 4 ottobre - giornata in cui la Chiesa cattolica celebra San Francesco - le celebrazioni istituzionali previste per l'occasione e le relative disposizioni finanziarie e finali. La giornata del 4 ottobre è attualmente considerata solennità civile ma la disciplina specifica per quel che concerne la sua celebrazione è stata più volte modificata negli anni. In particolare, la solennità civile del 4 ottobre in onore dei Santi Patroni speciali d'Italia San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena è stata istituita dall'articolo 1 della legge132/1958. Tale norma prevedeva originariamente l'imbandieramento dei pubblici edifici e l'orario ridotto nei pubblici uffici rinviando espressamente alla disciplina introdotta dall'articolo 3 della legge 260/1949 per le solennità civili dell'11 febbraio per l’anniversario della stipulazione del Trattato e del Concordato con la Santa Sede e del 28 settembre per l’anniversario della insurrezione popolare di Napoli. Da ricordare che San Francesco fu proclamato patrono d'Italia da papa Pio XII insieme a Santa Caterina da Siena nel 1939. Successivamente, l'articolo 2 della legge 5 marzo 1977, n. 54 ha rimosso per le solennità civili la riduzione dell'orario di lavoro negli uffici pubblici. La norma ha, inoltre, precisato che tali riduzioni sono vietate salvo autorizzazioni disposte dalla legge. 

Infine, la legge 10 febbraio 2005, n. 24 ha modificato l'articolo 1 della legge del 1958, stabilendo che il 4 ottobre fosse considerata, oltre che solennità civile, anche come giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse. Si è previsto poi che in tale occasione vengano organizzate cerimonie, iniziative, incontri, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, dedicati ai valori di cui i Santi Francesco d'Assisi e Caterina da Siena sono espressione. L'articolo 1 di questa proposta di legge individua le finalità della festa nazionale di San Francesco d'Assisi nella celebrazione e promozione dei valori della pace, della fratellanza, della tutela dell'ambiente e della solidarietà. Il comma 2, introdotto in sede referente, modifica la legge 260/1949 aggiungendo il 4 ottobre in quanto festa nazionale di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, dopo il giorno dell'Assunzione della B.V. Maria (15 agosto), all'elenco, in ordine di calendario, delle giornate considerate festive con gli effetti previsti dalla legge 260/1949 (osservanza del completo orario festivo nei luoghi di lavoro e divieto di compiere determinati atti giuridici). “Credo – aggiunge Gardini - che Francesco sia il simbolo di profondi valori che noi sentiamo, come la pace, la giustizia, l’attenzione verso gli ultimi, all’ambiente. Diciamo anche che le feste nazionali sono un po’ la ‘carta d’identità’ di una nazione, pensiamo al due giugno festa della Repubblica, al primo maggio festa del Lavoro, al 25 aprile festa della Liberazione. E ora avremo il 4 ottobre la festa della fraternità, della pace, potremo guardare a Francesco e sperare di costruire insieme un mondo migliore, più solidale, più giusto, più di pace. Quanto ne abbiamo bisogno in questo periodo difficile”. (PO / Roc / Dsr)////

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