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Salute, Bonetti (Az): non fare passi indietro su vaccinazione

Roma, 16 set - Quello delle infezioni respiratorie nella popolazione anziana "è un tema rilevante, che si iscrive nella necessità di un nuovo ed incisivo investimento nelle politiche pubbliche, per prevenire le patologie croniche prendendosi cura della popolazione sempre più anziana: il nostro Paese ha un indice di vecchiaia molto alto, abbiamo l'età mediana più alta d'Europa, abbiamo anche l'aspettativa di vita più alta d'Europa che è un buon primato, ma se non accompagnato dalla capacità di mantenere in salute e nel benessere le persone diventa invece sia a livello personale che pubblico un costo non sostenibile". Cosi Elena Bonetti, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto, a margine di un convegno a Roma promosso dal titolo "infezioni respiratorie: impatto dell'Healty ageing e costi del Ssn". "Per fare questo - aggiunge Bonetti - bisogna certamente investire in modo significativo su alcune azioni, per esempio sulle patologie respiratorie la vaccinazione rappresenta uno degli elementi essenziali nell'ambito della prevenzione. Ogni euro che si investe in prevenzione ha poi un effetto di beneficio economico e di sostenibilità per l'intero sistema: ecco perché come Commissione abbiamo voluto insistere sul fatto che nella nuova legge di contabilità dello Stato si introduca la valutazione dell'impatto demografico anche nella valutazione della spesa che le leggi possono prevedere, in modo tale da riconoscere azioni significative di promozione e di investimento che possono avere un effetto estremamente benefico sulla collettività". L'ex ministra, infine, denuncia che "nella consapevolezza collettiva, ma purtroppo anche in alcune scelte politiche che abbiamo visto negli ultimi mesi, si sta tornando indietro rispetto alla convinzione che i vaccini sono lo strumento d prevenzione più efficace, soprattutto per alcune patologie come quelle respiratorie ma penso anche al vaccino contro l'Hpv, con il quale si potrebbe rimuovere una patologia di cancro nel nostro Paese come accaduto altrove, pensiamo all'Australia o al lavoro che si sta facendo in Gran Bretagna. Il tentennamento del governo e di alcune forze politiche in questa direzione è un fatto che ritengo grave, bene ha fatto il ministro a tornare indietro su alcune decisioni assunte, ma il fatto che oggi manchi chiarezza sul calendario vaccinale e che non siamo in grado di implementare la vaccinazione è un passo indietro che il Paese non si può permettere". (PO / Roc) ////

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