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direttore Paolo Pagliaro

CAMERA: LE OPPOSIZIONI
BLOCCANO I LAVORI

CAMERA: LE OPPOSIZIONI <BR> BLOCCANO I LAVORI

Le opposizioni alla Camera chiedono che il governo riferisca sulla situazione a Gaza e dopo il voto sul disegno di legge per la separazione delle carriere, che ha generato tensioni e bagarre in Aula, non si sono resi disponibili a riprendere i lavori in assenza di comunicazioni dell’esecutivo sulla crisi in Medioriente. L’obiettivo è chiaro: ottenere comunicazioni ufficiali da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e un voto dell’Assemblea sulla situazione a Gaza. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana ha quindi convocato i capigruppo delle opposizioni per un confronto. “Abbiamo ribadito che non siamo disponibili a riprendere i lavori senza comunicazioni del governo che portino a un impegno formale dell’Aula su Gaza”, ha dichiarato Chiara Braga (Pd) al termine dell’incontro. A farne le spese è stato il provvedimento successivo all’ordine del giorno, l’istituzione della giornata festiva dedicata a San Francesco, la cui discussione è stata rinviata a martedì 23 settembre. “Confidiamo che martedì, alla ripresa, ci venga indicata una data certa. La gravità della situazione impone la presenza della presidente del Consiglio: il Parlamento deve potersi esprimere con chiarezza sulle sanzioni e sulle decisioni che verranno prese alle Nazioni Unite”, ha proseguito Braga sottolineando che “i lavori non proseguiranno come previsto dalla maggioranza. Il nostro atteggiamento martedì dipenderà dalla risposta alle nostre richieste”.
“Abbiamo chiesto al governo, insieme alle altre opposizioni, una comunicazione della premier Meloni che è in partenza per New York senza che questo Parlamento e l'Italia sappiano ancora che cosa andrà a fare e che cosa andrà a dire”, incalza la segretaria del Pd Elly Schlein. Questa mattina, dopo il via libera alla riforma che introduce la separazione delle carriere, la bagarre in Aula ha costretto il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, a sospendere la seduta per alcuni minuti. Gli applausi della maggioranza hanno infatti fatto infuriare le opposizioni: "Il governo dovrebbe alzarsi e rispondere a quello che abbiamo chiesto da giorni, su quello che sta accadendo a Gaza, invece di fare questa scena patetica di cui anche il ministro degli Esteri si è reso protagonista”, ha detto Braga. Intercettato dai cronisti in Transatlantico, il ministro della Giustizia accusa: “In politica bisogna sempre aspettarsi che chi è sconfitto cerchi di annacquare l’amarezza della sconfitta con una sorta di diversione: in questo caso la bagarre è stata evidentemente provocata per sminuire l’importanza della vittoria della maggioranza su un argomento essenziale come la riforma della giustizia”. Mentre il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, si difende: "Io non ho applaudito mai, non ho detto nulla. Mi pare tutto pretestuoso". (sip – 18 set)

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