Question time teso a Palazzo Madama su Gaza, come del resto poco prima a Montecitorio in occasione del via libera alla separazione delle carriere dei magistrati. "Condanniamo le frasi come quelle pronunciate dal ministro israeliano Smotrich. Quello che sta avvenendo a Gaza è una tragedia inaccettabile e questa carneficina deve finire subito" Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo alle interrogazioni. Ieri, il ministro delle Finanze di Tel Aviv aveva parlato della Striscia come "miniera d'oro immobiliare". Le parole di Smotrich evidenziano il vero obiettivo del governo israeliano? "Non lo so qual è l'obiettivo di Israele, bisognerebbe chiederlo al governo israeliano, non a me" dice il ministro rispondendo ai cronisti al termine del question time, nel corso del quale ha avuto uno nuovo confronto ravvicinato con la senatrice M5S Alessandra Maiorino: "Io capisco che lei sia inseguito dalla sua coscienza, ma, ancora ieri, mentre diceva che è genocidio, diceva di non essere responsabile per quello che accade a Gaza. Lei sa che continuare a inviare armi a Israele, ospitare i suoi soldati, significa esattamente essere corresponsabili del governo genocida e criminale di Netanyahu? Ministro, sia uomo, si prenda le sue responsabilità e la smetta di accusare chi sta denunciando dal primo giorno semplicemente le mani lorde di sangue di Netanyahu e dei suoi ministri criminali" ha incalzato la vicepresidente dei senatori pentastellati. La senatrice, replica Tajani, "insiste nel suo linguaggio: io ho sempre detto che bisogna usare un linguaggio diverso per evitare di accendere gli animi, oggi è stato innalzato il livello di scontro al presidente del Consiglio, al vicepresidente Salvini e a me, quindi vuol dire che il clima non è dei migliori mentre io invito tutti quanti ad abbassare i toni". In giornata, inoltre, Avs ha reso noto che Israele ha tolto il visto a tutta le delegazione che ad aprile è stata in Cisgiordania. La delegazione, guidata da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, era composta dal capogruppo al Senato Peppe De Cristofaro, dal vicecapogruppo dei deputati rossoverdi Marco Grimaldi e da Franco Mari. Con loro Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento Europeo e presidente di AssopacePalestina. "Non ne sapevo nulla, vedremo che è successo: le contromisure e le decisioni si prendono dopo che si è capito cosa è successo" commenta in responsabile della Farnesina. Che così risponde alla richiesta delle opposizioni di un voto in aula su Gaza: "Non è che decide il governo, è il Parlamento che decide, se ne parlerà alla conferenza dei presidenti dei gruppi che deciderà il da farsi. Noi siamo stati disponibili a venire in Parlamento". (Roc)
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