La Capitale si prepara ad accogliere il ritorno di Enrico Brignano con “I 7 re di Roma”, la leggenda musicale scritta da Gigi Magni e musicata da Nicola Piovani, che dal 3 ottobre al 23 novembre sarà in scena al Teatro Sistina con ben 38 repliche, prima tappa della tournée nazionale. Dopo il successo della scorsa stagione – 130.000 spettatori e oltre 80 repliche sold out – l’attore e comico romano torna sul palco con uno spettacolo che unisce tradizione e contemporaneità, rinnovando un classico reso immortale da Gigi Proietti. “È il mio spettacolo del cuore – racconta Brignano – una sfida artistica immensa, un omaggio alla mia città, ai miei maestri, e alla passione per il teatro”. Per lanciare la nuova tournée, Brignano ha scelto una presentazione inconsueta: un tour in autobus brandizzato tra i luoghi simbolo della Capitale, dal Circo Massimo al Colosseo, passando per la Bocca della Verità, Castel Sant’Angelo e Caracalla. Un viaggio che è stato occasione per riflettere sul senso di questa nuova avventura: “Roma è caotica, piena di tutto e di niente, in continua metamorfosi. Ma tutto comincia con i sette re. Le leggende, dall’allattamento della lupa al fratricidio, raccontano più della storia stessa: Roma nasce da lì, da un gesto crudele che segna le nostre origini”.
Sul palco, Brignano interpreterà, in un travolgente susseguirsi di travestimenti, i mitici sovrani di Roma, affiancato da Simone Mori nel ruolo di Giano e da una giovane compagnia corale. L’adattamento drammaturgico di Manuela D’Angelo coniuga fedeltà e ritmo moderno, restituendo un racconto capace di parlare anche al pubblico di oggi. Il legame con Gigi Proietti resta vivo: “Alla conferenza stampa al Campidoglio dello scorso anno sentivo la sua presenza, forte nella sua assenza. Spero che possa essere contento” confida Brignano. E aggiunge: “Quest’anno c’è sicuramente una paura ridotta, perché partiamo da uno spettacolo già comprovato, che abbiamo portato anche in città difficili per una storia così romana, come Padova o Napoli”. La forza dello spettacolo sta nella sua attualità. “All’inizio mi chiedevo se potesse interessare una storia così lontana nel tempo – racconta Brignano – ma i sette re sono uomini saliti al potere con violenza e improvvisazione, e in questo sono lo specchio della storia di oggi. Anche in Europa vediamo leader affermarsi con dinamiche analoghe. La storia, in fondo, si ripete”. Accanto a “I 7 re di Roma”, Brignano sta portando avanti anche altri progetti. Tra questi, “Bello di mamma”, spettacolo già presentato con successo quest'estate alle Terme di Caracalla, nato come omaggio personale alla madre scomparsa qualche mese fa. “Ho voluto un po’ esorcizzare la sua perdita con questo lavoro dedicato a lei – spiega l’attore – e a febbraio credo di continuare con questo spettacolo”. (sof)