Sono sempre più numerosi gli emiliano-romagnoli che si trasferiscono all’estero. Dai 242.303 nel 2022 si è passati ai 265.103 nel 2024, con una crescita di quasi il 10%. Questo aumento è frutto soprattutto della partenza di molti giovani (18-34 anni) e giovani adulti (35-49) che si trasferiscono in gran parte in Paesi Europei (Regno Unito e Germania da sole assorbono il 25% delle partenze). Le partenze si registrano soprattutto dalle grandi città, contrariamente a quanto avveniva in passato, quando le grandi migrazioni interessavano in particolare le periferie. Oltre un milione di euro la cifra investita dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo - strumento della Regione Emilia-Romagna per l’attuazione degli interventi in favore dei nostri concittadini all’estero - per i 112 progetti rivolti ai nostri concittadini che vivono all’estero. Attività a cui si sommano 30 borse di studio per un valore di oltre 50mila euro destinati a giovani di origine emiliano-romagnola per la frequenza del master in Relazioni internazionali Europa-America latina organizzato dall’Università di Bologna, sede di Buenos Aires. A queste borse di studio vanno aggiunti anche i 24 alloggi concessi agli studenti di origine emiliano-romagnola che vengono in Emilia-Romagna per corsi di studio.
È il quadro tracciato da Matteo Daffadà e da Elena Ugolini rispettivamente presidente e vicepresidente della Consulta, in commissione Parità e Cultura, presieduta da Elena Carletti. La commissione ha espresso parere favorevole al Piano triennale 2026-2028 degli interventi per gli emiliano-romagnoli all’estero, da cui emerge l’impegno a consolidare la rete associativa, valorizzare il ruolo degli emiliano-romagnoli all’estero e promuovere interventi a favore degli italiani emigrati che rientrano in Emilia-Romagna attraverso attività culturali, formative, di ricerca e informazione. I progetti verranno sostenuti attraverso specifici bandi, fra i quali Boomerang, che finanzia percorsi in Emilia-Romagna, focalizzati su competenze professionali e artistiche in settori come l'enogastronomia e il turismo. Il Piano ora passa all'attenzione dell'Assemblea legislativa per il voto finale.
"La Consulta tiene insieme passato, presente e futuro. Sentiamo tutti il bisogno di essere vicini, tenere dialogo e relazioni", ha sottolineato Carletti in apertura di seduta.
"Per intercettare i giovani e le nuove mobilità - ha spiegato Daffadà - nel corso del triennio 2022-2024 la Consulta ha realizzato un percorso strutturato, concretizzatosi nell’elaborazione di un questionario multilingue che ha raccolto risposte provenienti soprattutto da Sud America ed Europa. Il questionario ha evidenziato quelli che sono i maggiori interessi per i nostri giovani, ovvero: arte, cultura ed enogastronomia; opportunità formative e istruzione; agevolazioni e misure per il rientro dei talenti. Con alcuni giovani intercettati con il questionario, sono stati selezionati 11 ragazzi che hanno partecipato a gruppi di lavoro ad hoc e alle Conferenze d’area di Berlino e San Paolo".
La vice presidente Ugolini ha evidenziato come i dati emersi rappresentino "una potenzialità enorme che dovremmo mettere a frutto con tutti i consiglieri. Molti nostri concittadini hanno costruito industrie e promosso attività all'estero e metterci in relazione con queste persone può sicuramente aprire una finestra sul mondo e diffondere la nostra cultura e capacità imprenditoriale. In questo momento ne abbiamo bisogno. Le nuove migrazioni riguardano i giovani e tenere un contatto con queste nuova realtà può essere importante per riportare quei talenti all'interno della nostra regione. Altra finalità riguarda l'occasione che può avere rete di rapporti per i nostri studenti universitari e delle superiori per aprirsi al mondo".
Guardando nel dettagliato i dati riferiti al triennio 2022-2024, in questi 3 anni sono stati finanziati 112 progetti per oltre un milione di euro (nel 2022, 37 progetti finanziati con 328.946 euro, nel 2023, 35 progetti finanziati con 290.804 euro, nel 2024, 40 progetti finanziati con 383.718 euro) ripartiti tra i vari soggetti individuati dalla legge regionale 5, ovvero enti locali, associazioni di promozione sociale (Aps), organizzazioni di volontariato (Odv), Università e Associazioni di emiliano-romagnoli nel mondo.
Il presidente Daffadà ha aggiunto una considerazione sulla rete associativa: "Al 31 dicembre 2024 risultano iscritte nell’elenco della Consulta 79 Associazioni e 2 Federazioni di associazioni, per un totale di 81, con una forte preponderanza dei Paesi del Sud America (44 associazioni) seguita da Nord America 7 e Centro America 1, dall’Europa con 24, Africa e Asia con una ciascuna. Registriamo un leggero calo di circa il 10% e su questo aspetto abbiamo già iniziato a muoverci ottenendo le prime importanti risposte".
"Ora la palla passa a noi che intendiamo proseguire il cammino e rinnovare, ampliandolo, il parco delle nostre associazioni, intercettando la nuova emigrazione, soprattutto in Europa, coinvolgendo i giovani sia di recente emigrazione che quelli nati all’estero. Intendiamo farlo insieme, con i tanti settori della nostra comunità regionale, con il mondo delle istituzioni, delle Università, del lavoro e delle imprese", ha concluso Daffadà.
Nell'ultima settimana di novembre sarà organizzata l'assemblea generale con i rappresentanti della Consulta nel mondo, con una serie di eventi collaterali, a testimonianza di un legame che dura da 50 anni.
Niccolò Bosi (Pd) ha commentato: "Il lavoro della Consulta evidenzia un grande lavoro svolto in questi anni, anche tenendo conto dell'impatto che ha avuto il periodo della pandemia. La tenuta del sistema è un elemento qualificante dell'attività che svolge. I nostri ragazzi girano il mondo e sicuramente è un elemento importante su cui elaborare progetti per il futuro. Spesso sono le terze e quarte generazioni che cercano le radici nel nostro territorio, un elemento positivo in un mondo che ha bisogno di relazioni e di conoscenza. Le scuole possono svolgere un ruolo importante, mettendo in contatto ragazzi emiliano-romagnoli con le seconde e terze generazioni sparse per il mondo".
FOTO: Il Presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli Matteo Daffadà e la vicepresidente della Consulta Elena Ugolini.
(red)
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