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direttore Paolo Pagliaro

CLIMA, ITALIA NELLA
‘PENTOLA’ MEDITERRANEA

 CLIMA, ITALIA NELLA <BR> ‘PENTOLA’ MEDITERRANEA

“La forte localizzazione di violenti eventi atmosferici tende a non farci percepire il quadro complessivo: in questo passaggio di stagione la nostra Penisola è in costante emergenza meteo, dalla siccità alle alluvioni” evidenzia Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). Se, infatti, il mar Mediterraneo sta registrando anomalie termiche, anche superiori di 2 gradi alla norma, è tra le coste della Sardegna ed il Sud della Francia che tale gap raggiunge i 3 gradi, creando i presupposti, affinché lo scontro con le fredde correnti atlantiche generi quegli eventi meteo estremi, che in 3 giorni hanno interessato una novantina di località italiane, provocando danni, allagamenti e frane, Le coste, principalmente quelle tirreniche, sono state battute da violente trombe marine, ma i danni maggiori siano stati causati dalle enormi quantità di pioggia, cadute soprattutto sul Nord-Ovest d’Italia e localmente anche su altre regioni distanti dalla catena alpina  (isole campane e Sardegna, ad esempio). In Lombardia i pericoli maggiori sono derivati dalla tracimazione del fiume Seveso, sul cui bacino sin sono rovesciati ben 200 millimetri di pioggia in appena 8 ore; l’esondazione del lago di Como ha allagato strade e piazze della città; nel Lodigiano i chicchi di grandine hanno raggiunto il diametro di cm. 5,5, superiore a  quello di una pallina da golf. In Piemonte, la provincia di Alessandria ha pagato il prezzo più alto per i danni provocati dal maltempo: le cumulate registrate in poche ore, così come in alcuni comuni astigiani, hanno superato quasi dappertutto i mm.100 (a Pareto, mm. 340 in 10 ore; a Ponzone, mm. 267; ad Ovada, mm. 239). In emergenza anche la Liguria soprattutto nelle zone montane del Savonese e della provincia di Genova: i 213 millimetri di pioggia caduta in 7 ore su Cairo Montenotte sono stati la causa dello straripamento del fiume Bormida, provocando l’evacuazione di cittadini da diversi quartieri; in Valle Stura, le cumulate di pioggia hanno superato mm. 280 in 7 ore a Rossiglione. Se la sono vista brutta, però, anche sull’isola d’Ischia, che soffre di una conclamata fragilità idrogeologica e dove, in pochi minuti, oltre 60 millimetri di pioggia hanno trasformato le strade in veri e propri torrenti. “L’Italia si conferma un hub della crisi climatica, di cui dobbiamo assumere maggiore consapevolezza, accompagnando i necessari interventi infrastrutturali con una diffusa cultura della prevenzione dal rischio” commenta Massimo Gargano, direttore generale di ANBI. Non ribolle però solamente il Mediterraneo: le temperature del mar Glaciale Artico, del mare di Barents e di ampie porzioni degli oceani  superano di 2°C e, in alcuni casi anche di 3°C, quelle medie del periodo; globalmente le temperature marine continuano a registrare anomalie, che attualmente si aggirano sui +0,38°C rispetto alla media e che sono concausa degli ultimi eventi calamitosi, che hanno colpito Filippine (tifone Ragasa), Niger e Pakistan (inondazioni). (26 set - red)

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