Un codice da capovolgere, uno scardinamento della gerarchia, la necessità irrevocabile dell’undicesimo comandamento: ‘Onora la figlia’ di Anna Aegre (ed.Interno Poesia) è in uscita il 26 settembre in tutte le librerie. Un libro sull’infanzia, sulla patria potestà, sugli effetti delle minacce. Sulla condizione femminile, sulla prigionia, sul danno. In questi versi, scritti a ridosso della morte della madre, l’autrice compie un atto di verità. “Manca” scrive “il comandamento del rispetto” che si deve a una figlia, dell’onore che si deve alla figlia. Versi che parlano da figlia per dare voce a ciò che ha sempre taciuto, per liberarlo oltre il ruolo di figlia e incarnarlo in una nuova forma con parole attraverso cui la Segre disinnesca l’ordigno del potere. Una raccolta politica anche, in cui si rivolge al padre con la rabbia necessaria di chi ha carpito il senso ultimo del proprio intimo dolore, ma anche ai Padri d’Israele, cui l’autrice urla l’urgenza della disgregazione di un ordinamento che è violenza sottaciuta. Onora la figlia è un’opera lacerata che non cerca consolazione, un gesto poetico che apre uno spazio nuovo nel discorso sul legame materno, sul femminile, sulla memoria. E non ci sono vittime da compatire né carnefici da condannare. Solo esseri umani.
“Pink Floyd – Pigs Might Fly”: in Italia la biografia definitiva della leggendaria band
“Pink Floyd – Pigs Might Fly. La vera storia” è il titolo della biografia definitiva della leggendaria band inglese firmata dal giornalista Mark Blake, uscita in Italia mercoledì 24 settembre per "Il Castello" (collana Chinaski). Il volume, considerato dalla stampa internazionale come l’opera più completa sui Pink Floyd, ripercorre oltre mezzo secolo di carriera attraverso interviste con i membri del gruppo e le voci di centinaia di amici, collaboratori e familiari. Dalle origini nella Londra psichedelica degli anni Sessanta alla consacrazione mondiale con album come The Dark Side of the Moon e The Wall, Blake ricostruisce il mosaico complesso e affascinante di una delle formazioni più iconiche della storia del rock. Il libro getta nuova luce sui rapporti tra i diversi leader: tra le pagine emergono non solo le tensioni e i conflitti interni, ma anche aneddoti curiosi e inediti. Blake racconta anche il ruolo pionieristico dei Pink Floyd nella ricerca sonora e scenografica: dalle sperimentazioni con sintetizzatori e tecniche di registrazione d’avanguardia, all’uso di luci, effetti e scenografie monumentali che hanno trasformato i loro concerti in esperienze multisensoriali. Pigs Might Fly mette in luce le diverse visioni artistiche che, pur spesso sfociate in fratture personali e professionali, hanno generato capolavori capaci di segnare generazioni e ridefinire il linguaggio musicale contemporaneo. (red)
“Alan Lomax. Un americano nella Valle dei Trulli”: a Bari il volume del musicista Morabito
Sarà presentato mercoledì 8 ottobre alle ore 17, nella Sala Convegni della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia a Bari, “Alan Lomax. Un americano nella Valle dei Trulli” (CGS Edizioni), il nuovo volume del ricercatore e musicista Massimiliano Morabito. Il libro ricostruisce la leggendaria spedizione del 1954 in Puglia del grande etnomusicologo americano Alan Lomax e di Diego Carpitella, riportando alla luce materiali fotografici e sonori originali rimasti inediti per settant’anni. Il volume, arricchito dalla prefazione di Anna Lomax Wood, figlia del celebre studioso, inaugura la nuova collana editoriale del “Canzoniere Grecanico Salentino” (CGS Edizioni) ed è sostenuto dalla BCC di Locorotondo e da Italea Puglia, progetto del MAECI per il turismo delle radici. Alla presentazione interverranno, tra gli altri, Marco Bascapè, Marina Gabrieli, Sara Colonna, Antonio Convertini, Mauro Durante, Anna Lomax Wood, Giorgio Adamo, Salvatore Villani e lo stesso Morabito. L’incontro sarà moderato da Margherita Macrì ed arricchito dall’omaggio musicale del Canzoniere Grecanico Salentino con Davide Ambrogio. Oltre a celebrare la memoria di Alan Lomax, l’iniziativa riflette sul valore del patrimonio immateriale e della memoria orale, presentando anche il recente riconoscimento conferito all’archivio e alla biblioteca privata di Morabito, dichiarati di particolare interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia. (red)
Il “Caso Renan”, la prima “guerra culturale” nell’Italia Unita
Nel 1863, la pubblicazione a Parigi della “Vie de Jésus” di Ernest Renan e la sua immediata traduzione italiana aprirono un intenso dibattito sui fondamenti del cristianesimo, innescando la prima discussione pubblica su temi religiosi nell’Italia unita. Il Gesù di Renan era un uomo superiore, ma nient’altro che un uomo: per i laici rappresentava l’inizio di una grande rivoluzione culturale, per i cattolici un attacco blasfemo. Sullo sfondo l’eterno problema del potere temporale dei papi e del suo destino. La Chiesa, ormai priva dei tradizionali strumenti censorî e della protezione statale, reagì con una mobilitazione inedita: raduni, processioni, sottoscrizioni, campagne di stampa e testi apologetici. Roberto Pertici, a partire da quella che si può definire la prima “guerra culturale” e il primo caso letterario del neonato mercato editoriale italiano, riflette nel saggio “l caso Renan. La prima guerra culturale dell'Italia unita” (Il Mulino) sull’evoluzione del secolarismo nell’Italia ottocentesca e sulla trasformazione della Chiesa in attore politico e sociale nella nuova società liberale.
Roberto Pertici ha insegnato Storia contemporanea nell’Università di Bergamo, dopo aver lavorato per lunghi anni a Pisa, prima all’Archivio di Stato, poi alla Scuola Normale. Con il Mulino ha pubblicato nel 2009 il volume «Chiesa e Stato in Italia. Dalla Grande Guerra al nuovo Concordato (1914-1984)». Tra i suoi libri più recenti ricordiamo «La cultura storica dell’Italia unita. Saggi e interventi critici» (2018) e «È inutile avere ragione. La cultura “antitotalitaria” nell’Italia della prima Repubblica» (2021) entrambi editi da Viella.
L’AUTORE. Roberto Pertici ha insegnato Storia contemporanea nell’Università di Bergamo, dopo aver lavorato per lunghi anni a Pisa, prima all’Archivio di Stato, poi alla Scuola Normale. Con il Mulino ha pubblicato nel 2009 il volume «Chiesa e Stato in Italia. Dalla Grande Guerra al nuovo Concordato (1914-1984)». Tra i suoi libri più recenti ricordiamo «La cultura storica dell’Italia unita. Saggi e interventi critici» (2018) e «È inutile avere ragione. La cultura “antitotalitaria” nell’Italia della prima Repubblica» (2021) entrambi editi da Viella.
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