La data da segnare sul calendario è il 2029. Entro quell’anno, se saranno rispettati i tempi legislativi e di sviluppo, entrerà in vigore l’Euro digitale, la risposta della Banca Centrale Europea allo Yuan digitale e alle stable coins statunitensi. Non si tratta di una criptovaluta, ma di un mezzo di pagamento gratuito per i pagamenti digitali nell’area dell’euro che andrà ad affiancare le banconote e le monete attualmente in vigore senza però sostituirle. Tutte queste caratteristiche e molte altre, sono state illustrate nel talk “Contanti, carta o euro digitale?” inserito nel programma di WIRED Next Fest 2025.
Nelle sale di Palazzo del Bene a Rovereto, Alessia Vita, vicecapo della divisione normativa, ricerca e supporto tecnico dell’unità Euro digitale della Banca d’Italia, ha spiegato come i pagamenti digitali siano sempre più diffusi: negli ultimi 5 anni, infatti, le transazioni dell’e-commerce sono passate dal 6 al 24% e nel 2024 si è assistito al sorpasso dei pagamenti digitali su quelli in contante. I vantaggi dell'Euro digitale riguardano la stabilità della moneta emessa dalla Bce, che manterrà tutte le caratteristiche del contante al contrario delle criptovalute sempre soggette a grandi fluttuazioni di valore, l’assenza di rischi e il rispetto della privacy, la possibilità di utilizzo anche offline.
Vita ha rivelato come in Europa i 2/3 dei pagamenti digitali siano regolati da circuiti esteri, mentre con l’Euro digitale si garantirà una maggiore autonomia dell’Europa nel settore dei pagamenti, riducendo la dipendenza dai fornitori esteri. Un vantaggio che si rifletterà anche sui commercianti che al momento si trovano a pagare commissioni alte nei confronti dei circuiti esteri, mentre con la nuova moneta digitale potranno avere un maggior margine di negoziazione e quindi essere più competitivi sul mercato. I limiti del nuovo metodo di pagamento elettronico sono stati evidenziati dalle banche, che temono la perdita di liquidità e la difficoltà di utilizzo da parte degli utenti meno abituati all’uso delle tecnologie. Per ovviare al problema si sta studiando la possibilità di porre un limite alla quantità di detenzione della moneta digitale e un sistema di assistenza per far conoscere e utilizzare l’euro digitale a quante più persone possibile.
Il WIRED Next Fest Trentino è organizzato da WIRED Italia in partnership con la Provincia autonoma di Trento – Assessorato allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca - Trentino Marketing, Trentino Sviluppo, Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, Comune di Rovereto.
Lavora alla costruzione del palinsesto il Comitato scientifico presieduto dall'Head of Content di WIRED Italia, che vede la partecipazione dell’Università degli Studi di Trento, della Fondazione Bruno Kessler, della Fondazione Edmund Mach, della Fondazione Hub Innovazione Trentino, dell’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa - IPRASE e del MUSE - Museo delle Scienze.
(red)
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