La ventilata vendita della Stampa da parte del gruppo Gedi , che sta da tempo trattando anche la cessione dell'ammiraglia del gruppo, la Repubblica, ridisegna la geografia del mercato editoriale .
Con l'eccezione del Corriere della Sera, che ormai è una federazione di mini brand editoriali , con le newslettere dei giornalisti titolari che alzano il volume degli utenti, si sta delineando uno scenario caratterizzato da una frammentarietà di testate locali, che si reggono sui servizi al territorio o come house organ di gruppi di aziende che vendono attività di intermediazione .
Sono arcipelaghi di macroregioni pubblicitarie che stanno sperimentando un'integrazione fra digitale e cartaceo guidata dal marketing e attendendo l'impatto con le intelligenze artificiali che automatizzeranno parte delle attività di relazione e personalizzazione dei contenuti con i singoli utenti.
Il Gruppo Nem, che sta trattando la Stampa e che ha già rilevato il grappolo di testate del nord est della Gedi, è un esempio tipico di questa nuova realtà che vedrà nei prossimi 18/36 mesi una radicale rivisitazione sia dei modelli di produzione che di commercializzazione della merce notizia, con alti livelli di automatizzazione e forte personalizzazione dei contenuti , trasformando le testate in navigatori territoriali, apparati di assistenza e orientamento nelle aree di diffusione, con in più un notiziari sempre meno vincolanti e selettivi, per non limitare i target a cui rivolgersi . Un cambiamento che costringerà l'intera categoria giornalistica a rivedere identità , assetti e soprattutto codici professionali e sindacali.
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