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CHECHI E ROSSI: STORIA
DI SUCCESSI E AMICIZIA

CHECHI E ROSSI: STORIA <br> DI SUCCESSI E AMICIZIA

Una lunga storia di sport e successi mondiali, in discipline diverse, ma soprattutto di amicizia, culminata con la partecipazione a “Pechino Express”: ne hanno parlato oggi all’Auditorium Santa Chiara Jury Chechi, leggenda degli anelli e Antonio Rossi, campione della canoa.

 

Jury Chechi è stato uno dei protagonisti mondiali della specialità degli anelli negli anni ’90: oro alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 e bronzo, nel 2004, alle Olimpiadi di Atene. Ha conquistato, in una carriera ricca di successi, anche medaglie ai Mondiali e agli Europei.

Antonio Rossi, ex canoista, specialista del kayak velocità, ha conquistato in carriera tre ori (Atlanta 1996 e Sidney 2000), un argento (Atene 2004) e un bronzo (Barcellona 1992) alle Olimpiadi oltre a medaglie ai Mondiali e agli Europei.

A fare da filo conduttore delle storie di questi due grandi amici e compagni di viaggio la presenza sul palco di un carrello della spesa, di quelli che si usano nei supermercati, oggetto esso stesso, come è stato spiegato, di una serata di divertimento di qualche anno fa. Domani sarà il compleanno di Jury Chechi e per questo il carrello era pieno di pacchi dono da scartare; ogni oggetto aveva il compito di ricordare ai due atleti aneddoti importanti del loro percorso sportivo e di vita.

Tra i doni c’era una sveglia che ha offerto loro l’opportunità di parlare gli impegni giornalieri di una vita da atleti, ma anche la fascia di un concorso di bellezza che ha ricordato come, in occasione di Miss Italia, sia nata la loro amicizia.

Poi un altro dono, un alberello, ha dato il là ad una riflessione sull’importanza delle radici e della famiglia per chi voglia impegnarsi a raggiungere risultati importanti. Rossi ha ricordato il sostegno avuto dai suoi familiari. E’ importante, ha sottolineato Chechi, che chi ti sta vicino capisca la tua concentrazione: “Io ho avuto una famiglia che mi ha aspettato, e da mio padre ho imparato il valore della fatica e del lavoro”, ha spiegato.

Tra i doni contenuti nei diversi pacchi c’era anche uno zaino, a ricordo di Pechino Express.

Un viaggio, secondo il racconto dei due atleti, impegnativo ma anche divertente, che li ha messi in contatto con l’umanità e l’ospitalità di tante persone.

L’incontro è proseguito scartando altri pacchi e parlando degli incontri con i fan e dell’emozione di Chechi incontrando il Santo Padre. Lo sport, hanno convenuto i due atleti, ha offerto loro grandi valori, emozioni e l’opportunità di incontrare persone straordinarie.

Antonio Rossi ha raccontato di come sia nata e si sia sviluppata la passione per la disciplina sportiva che gli ha dato tante soddisfazioni: “Ho provato da subito una grande sensazione di libertà”, ha detto.

Scartando un pacco contenente degli anelli da ginnastica, Jury Chechi ha raccontato di aver avuto le idee chiare fin da piccolo a proposito dei traguardi da raggiungere.

In occasione di due infortuni importanti, ha spiegato ancora, ha imparato a trasformare i problemi in soluzioni per rimettersi in gioco: “Ci sono – ha detto – sconfitte che valgono come le vittorie”.

Si è concluso scartando un pacco che conteneva delle medaglie. E sono veramente tante e di peso quelle che i due atleti hanno conquistato in carriera. Un consiglio dei due campioni ai giovani: credere nei propri mezzi, inseguire i propri sogni, provarci per non avere rimpianti e, ha aggiunto Rossi, impegnarsi non solo nello sport ma anche nello studio.

L’ultimo pacco aperto conteneva la bandiera italiana: Jury Chechi e Antonio Rossi hanno chiuso ricordando la grande emozione provata sfilando e portandola nelle competizioni. (red)

FOTO Alessandro Eccel

 

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