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TOSCANA, GIANI RIALZA
IL CENTROSINISTRA

TOSCANA, GIANI RIALZA <BR> IL CENTROSINISTRA

Dopo l’uno-due del centrodestra di Marche e Calabria, il ‘campo largo’ segna il punto del 2-1 e rialza la testa. Ad accorciare le distanze è Eugenio Giani, che si riconferma governatore della Toscana con un buon margine di vantaggio su Alessandro Tomasi. Giani ha iniziato la sua carriera pubblica nel Partito Socialista Italiano, per poi proseguire nel centrosinistra toscano, passando attraverso esperienze con i Democratici di Sinistra e successivamente con il Partito Democratico. È stato a lungo consigliere comunale e poi assessore del Comune di Firenze, dove si è distinto per l’impegno nella valorizzazione della memoria storica e del patrimonio civico (non a caso è appassionato di storia medievale e contemporanea). Da presidente della Regione, Giani ha portato avanti una linea amministrativa incentrata su sanità pubblica, transizione energetica e sviluppo territoriale equilibrato, mantenendo un profilo istituzionale pragmatico e fortemente legato alle tradizioni civiche toscane. Negli ultimi mesi poi aveva impresso una accelerazione al dibattito nazionale ormai annoso sul fine vita, rendendo la Toscana la prima regione italiana ad approvare una legge che recepisse i dettami della Corte Costituzionale, quando la Consulta si era espressa sul caso di Dj Fabo. Nel programma elettorale “La Toscana per te” per il 2025 Giani propone una Regione “più giusta, verde e innovativa”, fondata su sanità pubblica, lavoro dignitoso e sostenibilità ambientale. Tra le priorità c’è il rafforzamento della sanità territoriale, con psicologo di base gratuito, riduzione delle liste d’attesa e maggiore equilibrio tra le aree della regione. Sul fronte economico, Giani punta su lavoro e formazione, con un nuovo “Giovanisì” più inclusivo, incentivi all’imprenditoria giovanile e femminile e contrasto alla precarietà. Un asse centrale è la transizione ecologica, con comunità energetiche, mobilità sostenibile e rigenerazione urbana. Previsti anche investimenti in scuola, cultura e ricerca, oltre a politiche di inclusione, parità e legalità per una Toscana solidale e partecipata.  (Sis)

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