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SICUREZZA SUL LAVORO
L’APPELLO DEL COLLE

SICUREZZA SUL LAVORO <br> L’APPELLO DEL COLLE

“La vita non può essere sacrificata al profitto o all’imperizia, e il lavoro deve sempre essere luogo di crescita, non di dolore”. Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto oggi gli Stati generali della salute e sicurezza sul lavoro, in corso alla Camera dei Deputati fino al 23 ottobre. Tre giorni di confronti, tavoli tematici e testimonianze per fare il punto su una delle più gravi emergenze sociali del Paese: quella delle morti e degli infortuni sul lavoro. L’iniziativa è promossa dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, in collaborazione con la Presidenza della Camera. Ad inaugurare i lavori, nella Sala della Regina, sono stati il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, la presidente della Commissione Chiara Gribaudo e la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone. Nel corso della giornata sono previsti anche la presentazione della serie Rai Fiction - Anele “L’altro ispettore”, la lettura dell’attore Alessio Vassallo e il racconto diretto delle storie di lavoratori e familiari delle vittime. “Quella di vittime e infortuni sul lavoro è la grande emergenza dimenticata del Paese – ha dichiarato Gribaudo –. Con questi Stati generali vogliamo costruire un nuovo patto tra istituzioni, imprese e lavoratori. Servono diritti, tutele, sicurezza, e la consapevolezza che ogni vita salvata è un dovere collettivo”. Il ministro Calderone, da parte sua, ha ribadito che “lavoro regolare significa lavoro sicuro” e che “il governo è impegnato nel contrasto allo sfruttamento e al caporalato, oltre che nell’estensione della tutela assicurativa Inail e nell’introduzione del badge di cantiere”. Duro, invece, l’intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha definito l’attuale sistema “un modello d’impresa che uccide, basato su appalti, subappalti e precarietà”. Landini ha criticato la norma in discussione al Senato che riduce la responsabilità delle aziende committenti, giudicandola “inaccettabile”, e ha chiesto di “rimettere al centro la persona, non il profitto”. Nella giornata di apertura, le parti sociali e le associazioni datoriali sono stare chiamate a presentare le proprie proposte per fermare la strage silenziosa delle morti bianche.  Formazione, logistica, innovazione tecnologica e cultura della prevenzione sono i temi al centro delle sessioni di lavoro, con l’obiettivo di tradurre la riflessione in proposte legislative concrete. “Serve un nuovo patto per il Paese – ha concluso Gribaudo – in cui ciascuno faccia la sua parte. Perché la sicurezza non può essere un costo, ma la prima forma di dignità del lavoro”.

(Sis – Roc) 

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