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direttore Paolo Pagliaro

Lavoro, calderone: sicurezza e regolarità vanno insieme, saremo inesorabili

Roma, 21 ott – “Laddove c’è sfruttamento, laddove c’è disapplicazione delle norme contrattuali sul lavoro, c’è anche disapplicazione delle regole base della sicurezza”. Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, a margine dell’apertura degli Stati generali sulla sicurezza sul Lavoro, oggi alla Camera dei deputati. “Per noi – ha aggiunto – è importante che ci sia lavoro regolare e lavoro sicuro, perché lavoro regolare vuol dire lavoro sicuro. Tutto ciò che non si associa a questi due concetti è una condizione di rischio importante”. Il ministro ha ricordato le misure già adottate dal governo per contrastare le forme di lavoro irregolare e tutelare le vittime di sfruttamento. “Abbiamo fatto interventi anche a contrasto del caporalato e della tratta, assicurando l’assegno di inclusione a tutte le vittime che denunciano e collaborano con la giustizia”, ha sottolineato Calderone. Sul fronte della prevenzione, la titolare del dicastero ha spiegato che “serve continuare a investire sulla formazione e sulla cultura della sicurezza”. Tra i provvedimenti già operativi, Calderone ha ricordato l’estensione della tutela assicurativa Inail al personale scolastico e non scolastico e a tutti gli studenti italiani, nonché le iniziative per “rendere più sicuri i percorsi di alternanza scuola-lavoro”. Un passaggio importante del suo intervento ha riguardato il settore delle costruzioni: “Abbiamo introdotto la patente a crediti in edilizia e stiamo completando la sua implementazione, per poi passare ad altri settori produttivi ugualmente rilevanti. Inoltre, stiamo lavorando all’introduzione del badge di cantiere, per dare piena attuazione a una parte importante del decreto 81 sulla sicurezza”. Calderone ha infine ribadito la linea del governo: “Parlare di sicurezza significa assumere un impegno e una responsabilità nei confronti delle persone, valorizzando le imprese che rispettano le regole e che gestiscono rapporti di lavoro regolari, ed essendo invece inesorabili verso chi delle vite umane se ne fa beffa e non comprende quanto sia importante salvaguardare la salute di chi lavora”. 
(PO / Roc - Sis)

(© 9Colonne - citare la fonte)
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