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Forum Terzo Settore, Bellucci: Governo e ETS sostengono le famiglie in fuga dalla guerra

Roma, 21 ott - Ricordando l’impegno del governo italiano e degli enti del Terzo Settore a sostegno delle famiglie fuggite dal conflitto in Ucraina, il viceministro al Lavoro e alle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, è intervenuta a margine dell’Assemblea elettiva del Forum del Terzo Settore, in corso oggi a Roma. “Il mondo – ha affermato Bellucci – è sconvolto da 56 conflitti bellici. Come diceva Papa Francesco, è una terza guerra mondiale ‘a pezzi’, che richiama la necessità per tutte le istituzioni di mettersi al servizio per costruire la pace con atti concreti, con buonsenso, con toni pacati, con umiltà e operosità. Certamente, i conflitti che abbiamo vissuto più da vicino, nel cuore dell’Europa, sono quelli legati all’Ucraina, devastata dall’attacco della Russia di Putin e alla quale il governo italiano ha dato costantemente appoggio, supporto e attenzione, per arrivare a una pace giusta”. “In questi anni – ha proseguito Bellucci – come Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ci siamo occupati di sostenere l’accoglienza di quei piccoli, con le loro mamme, che superavano i confini dell’Ucraina per trovare uno spazio di pace, di serenità — uno spazio di vita fuori dal conflitto, non più sotto le bombe, ma tra le braccia amorevoli anche delle organizzazioni del Terzo Settore, come quelle che aderiscono al Forum del Terzo Settore. Il compito del governo italiano, e del nostro Ministero, è stato quello di aiutarli e sostenerli, per permettere a questi bambini e alle loro mamme di ritrovare uno spazio di serenità e, poi, di poter tornare a vivere nella propria terra. È questo che il popolo ucraino ci chiede”. “Continueremo a farlo, ovviamente, fintanto che una pace giusta non sarà raggiunta – ha concluso Bellucci –. Questo è il compito delle politiche sociali: essere vicine a tutti, ma in particolare ai più fragili, e ancor di più ai bambini, ai più piccoli, che non possono vivere nulla di più orribile della guerra, la quale distrugge la loro serenità, la loro innocenza, il loro diritto al gioco e a una vita serena. Continueremo, dunque, a farlo fino a quando quella pace giusta non sarà ricostituita in Ucraina”. (lug)

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