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direttore Paolo Pagliaro

Londra, una nuova “Casa”
per il Sistema Italia

Londra, una nuova “Casa”  <br> per il Sistema Italia

È stata inaugurata ieri a Londra, dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, Casa Italia, la nuova sede che ospita gli uffici dell’Ambasciata, dell’Istituto Italiano di Cultura e dell’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, a due passi da Buckingham Palace, nel centro nevralgico della vita politica e istituzionale del Regno Unito. Casa Italia è luogo di incontro di tutte le componenti del Sistema Italia, offre una promozione del nostro Paese a 360 gradi, che coniuga l’anima economica, culturale, artistica e sociale in un unico centro. Frutto di un lavoro di squadra tra gli uffici del Ministero degli Esteri, l’Ambasciata d’Italia a Londra, l’Istituto Italiano di Cultura e l’ICE, le principali aziende italiane di design e arredamento, musei italiani e britannici, Casa Italia vuole essere uno spazio aperto a tutti: rappresentanti delle istituzioni; imprenditori; cittadini; studenti; accademici e scienziati; sportivi; giornalisti; esponenti del mondo dell’arte e della cultura. Il risultato complessivo è uno spazio che coniuga identità istituzionale, cultura del progetto e creatività italiana, raccontando l’Italia attraverso i suoi maestri, i materiali e la capacità di innovare con eleganza e di accogliere, in maniera armonica, elementi di artisti britannici.

 

Un luogo di lavoro concepito per offrire equilibrio tra eleganza estetica e massima funzionalità operativa. I nuovi spazi, caratterizzati da architetture moderne e materiali naturali, si distinguono per la luminosità, l’apertura e la versatilità delle aree comuni e individuali. L’organizzazione degli ambienti incoraggia la collaborazione, la condivisione delle idee e la concentrazione, offrendo zone attrezzate per incontri, sale riunioni tecnologicamente avanzate, ed una caffetteria pensata per momenti di pausa.

 

La cura dei dettagli, dall’efficace illuminazione al comfort acustico, è finalizzata a garantire produttività e creatività quotidiane, riflettendo i valori di innovazione e attenzione alla persona che contraddistinguono la visione che il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale sta promuovendo su tutta la rete. Gli ambienti sono stati realizzati con il contributo di numerose aziende italiane di design, tra cui Molteni&C, Unifor, Cassina, Tecno, Poltrona Frau, Porro, De Padova, Saporiti Italia, Citterio, Alias, Rubelli, Flos, Alpi, Listone Giordano, Marsotto, Glas Italia, Olivari, Karakter, Acerbis, Tacchini, Azucena, Giobagnara, CC-Tapis e Robertosport. Le aree coffee point sono dotate di apparecchiature Lavazza e Smeg, che completano il progetto con una presenza iconica del Made in Italy. Le soluzioni di illuminazione e tecnologia integrata sono state curate da Flos Architectural, Formafantasma, Unifor, Citterio e Tecno ed Achille Salvagni Atelier. Gli impianti audio sono a cura di K-Array. Finiture e materiali – tra cui travertino Marsotto, legni naturali, tessuti Rubelli e superfici Alpi – riflettono la continuità tra tradizione artigianale e genio creativo contemporaneo. Nella Lobby, un mosaico progettato da Formafantasma e realizzato da Fantini Mosaici reinterpreta in chiave moderna questa tradizionale arte decorativa italiana. La componente artistica di Casa Italia comprende opere provenienti da collezioni pubbliche e private, con un’attenzione particolare al dialogo tra moderno e contemporaneo.  Nella Sala Principale è esposto un nucleo di lavori di Paolo Scheggi della serie Inter-ena-cubo (1967– 1969). Nella Sala d’attesa e negli uffici trovano spazio tre lavori di Pietro Consagra (Controluce, 1998) e diverse opere di Arturo Vermi – tra cui Presenza (1965) e Diario 1 (1986) – oltre a due lavori di Tino Stefanoni (Le penne – 16B, 1972; Le borse di gomma – 72B, 1973). Nella Sala Giuseppe Verdi è installata la serie Grande Storia dell’arte italiana (nn. 1–4, 2025) di Gianpaolo Pagni. La Biblioteca Eugenio Montale ospita il tappeto–arazzo tratto da Superficie 480 (1967) di Giuseppe Capogrossi e l’installazione Emerging Forms (2025). Negli ambienti del primo piano è collocato Color and Light (2024) di Michelangelo Pistoletto, ed opere di Riccardo Paternò Castello (Milano, 2012), Tancredi di Carcaci (EBITDA, 2025) e Anthony Gormley Receive II, 2017).

 

Il percorso espositivo si arricchisce grazie ai prestiti dell’Estorick Collection – con opere di Zoran Mušič,

Mario Sironi e Massimo Campigli – e con un nucleo di reperti provenienti dal Museo Nazionale Etrusco

di Villa Giulia, esposti in diverse aree: urne cinerarie in travertino, kylix e anfore attiche a figure nere (Collezione Castellani), un holmos con olla, una loutrophoros, un bacile in bronzo, teste votive e un’antefissa policroma. Da novembre, nella Sala Piccola, sarà inoltre esposta una selezione di fogli di J. M. W. Turner e Thomas Girtin con vedute italiane. La nuova sede si fregia anche di un logo, disegnato da Jamilya Orak, studentessa dell’Istituto Marangoni di Londra, vincitrice del concorso organizzato dall’Ambasciata in collaborazione con la scuola italiana di moda. Il logo raffigura l’unione tra due chiavi, che evoca l’immagine di un ponte che collega Italia e Regno Unito e richiama al tempo stesso l’architettura dell’acquedotto romano ed il simbolo della ‘Tube’ di Londra, uno degli emblemi più iconici della capitale britannica.

 

TAJANI “Questa nuova Ambasciata sarà una bellissima vetrina e trampolino di lancio per le nostre imprese. Questi nuovi spazi permetteranno di fare sempre più sistema e gioco di squadra con tutti gli attori del Sistema Italia. L’impegno per la crescita, l’export e l’internazionalizzazione dei nostri territori è una priorità strategica” ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Con i nuovi uffici dell’Ambasciata, dell’Istituto di Cultura e dell’Agenzia ICE, Il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale rafforza il proprio impegno verso l’innovazione, la sostenibilità e il benessere, ponendosi come esempio virtuoso di modernità e responsabilità. (BIG ITALY red Gil)

 

 

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