di Paolo Pagliaro
Se introdurre o no un’imposta sulle eredità molto elevate è il quesito a cui i cittadini dovranno rispondere con un referendum, che si terrà il 30 novembre. Ma non in Italia, bensì in Svizzera. La proposta viene dalla Gioventù Socialista e prevede una tassa del 50% su eredità o donazioni superiori a 50 milioni di franchi, più o meno 54 milioni di euro. . L’imposta si applicherebbe solo alla parte che eccede questa soglia e i proventi dovrebbero essere destinati alla lotta contro il cambiamento climatico. I sondaggi dicono che difficilmente vincerà il sì. Pur dichiarandosi favorevole alla proposta in linea di principio, la maggioranza teme però che i ricchi possano evitare di pagare l’imposta trasferendosi all’estero e portandosi dietro la loro ricchezza. Altri pensano che chi eredita una società possa avere problemi di liquidità e che le aziende di famiglia possano essere messe a rischio dalla tassa.
Attualmente, le imposte sulle successioni rappresentano una piccola parte delle entrate fiscali nella maggior parte dei Paesi, ma dove questa tassa esiste nessuno paga così poco come in Italia, dove i prelievi sulle eredità rappresentano lo 0,10% del gettito fiscale totale, sei volte meno che in Svizzera, quindici volte meno che in Francia.
Il fatto che in Svizzera l’iniziativa si stata presa dalla Gioventù Socialista non deve trarre in inganno: l’imposta di successione è il prelievo preferito dal pensiero liberale classico, da Stuart Mill a Luigi Einaudi, in quanto – come ci spiegò il prof. Vincenzo Visco – «si riteneva disdicevole il fatto che il nipote imbecille di un nonno intelligente continuasse a vivere di rendita senza lavorare».
(© 9Colonne - citare la fonte)
Il fatto che in Svizzera l’iniziativa si stata presa dalla Gioventù Socialista non deve trarre in inganno: l’imposta di successione è il prelievo preferito dal pensiero liberale classico, da Stuart Mill a Luigi Einaudi, in quanto – come ci spiegò il prof. Vincenzo Visco – «si riteneva disdicevole il fatto che il nipote imbecille di un nonno intelligente continuasse a vivere di rendita senza lavorare».




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