Altro che distensione nucleare. Pochi istanti prima del suo incontro a Busan, in Corea del Sud, con il presidente cinese Xi Jimping, avvenuto nella notte italiana, il presidente americano Donald Trump ha annunciato di aver ordinato al Dipartimento della Difesa di “iniziare a testare” le armi nucleari statunitensi. La decisione del tycoon giunge a stretto giro rispetto all’annuncio del presidente russo, Vladimir Putin, dello svolgimento di un test, avvenuto con pieno successo, di un drone sottomarino con capacità nucleare. Gli Stati Uniti non conducono test nucleari da 33 anni. “A causa dei programmi di test condotti da altri Paesi, ho chiesto al Dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari su un piano di parità. Questo processo inizierà immediatamente”, ha dichiarato The Donald su Truth. “Gli Stati Uniti possiedono più armi nucleari di qualsiasi altro Paese– ha inoltre scritto Trump -. La Russia è al secondo posto e la Cina è molto indietro, al terzo, ma raggiungerà il traguardo entro cinque anni”, ha previsto.
Parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, Trump ha spiegato che pure se la denuclearizzazione sarebbe una “cosa straordinaria”, la ripresa dei test da parte degli Usa dopo una moratoria trentennale è “appropriata” in quanto da parte di Russia e Cina si starebbero mettendo in atto quelli che “Sembrano tutti test nucleari”. “Abbiamo più armi nucleari di chiunque altro. Non effettuiamo test... ma visto che altri li stanno facendo, penso sia giusto che lo facciamo anche noi”, ha aggiunto l’inquilino della Casa Bianca, il quale non ha comunque fornito dettagli su quando o dove avranno luogo tali test. “Abbiamo dei siti – ha però affermato”. I test “verranno annunciati”. Alla domanda se teme che gli Stati Uniti stiano entrando in un contesto nucleare più rischioso, Trump ha risposto: “Penso che abbiamo tutto sotto controllo”.
Domenica scorsa, il leader del Cremlino aveva celebrato il successo del test finale del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik, che, a suo dire, avrebbe una “gittata illimitata” e sarebbe in grado di neutralizzare tutti i sistemi di intercettazione operativi “adesso e in futuro”. Da parte sua, Trump aveva definito le esternazioni di Putin “inappropriate” invitando il presidente russo a “non parlare di missili” e a occuparsi invece di “porre fine alla guerra in Ucraina”. Per tutta risposta, ieri Putin ha, al contrario, annunciato il successo “di un altro test, di un altro sistema promettente: il drone sottomarino Poseidon”. Secondo Mosca, questo vettore a propulsione nucleare potrebbe anche trasportare testate nucleari. “Nessun altro aereo al mondo può eguagliarlo in termini di velocità e autonomia di volo”, ha affermato il leader del Cremlino, sostenendo che non ci sarebbe “alcun modo di intercettarlo”.
Va ricordato che nessuna delle tre principali potenze nucleari – Russia, Stati Uniti e Cina – ha più testato un'arma nucleare dopo la Cina nel 1996. L'ultimo test nucleare della Russia risale al 1990, mentre l'ultima esplosione di un ordigno nucleare da parte degli Stati Uniti risale al 1992. La Corea del Nord ha invece condotto l'ultimo test nucleare al mondo nel 2017. Complessivamente, sono nove i paesi al mondo a possedere tale arma: Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele (che non conferma né smentisce ufficialmente il suo possesso). Dopo l’annuncio di Trump, il Giappone, stretto alleato degli Stati Uniti, ha dichiarato che continuerà a lavorare per un “mondo senza armi nucleari”.
NELLA FOTO: il test di un missile russo in grado di trasportare una testata nucleare (30 OTT - deg)
(© 9Colonne - citare la fonte)



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