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Lingua, inclusione e cittadinanza attiva, alla Camera il nuovo progetto della Dante Alighieri

Roma, 5 nov – Un tassello del più ampio impegno della Dante Alighieri per una società aperta, consapevole e inclusiva, dove la lingua italiana si conferma non solo strumento culturale, ma anche ponte di cittadinanza è il progetto, presentato oggi alla Camera dei deputati, dal nome “Roma-Rovigo il potere della lingua italiana, il valore dell’inclusione”, promosso dalla Società Dante Alighieri e sostenuto dalla deputata Nadia Romeo (Pd), con l’obiettivo di favorire l’integrazione linguistica e sociale dei cittadini migranti attraverso corsi gratuiti di lingua e cittadinanza. “Il progetto – ha spiegato Raffaella Fiorani, responsabile migranti della Dante Alighieri – è rivolto a migranti e prevede corsi gratuiti offerti attraverso la rete dei comitati italiani della Dante”. Ma la novità è che “l’impianto didattico non riguarda soltanto l’insegnamento della lingua, ma include anche l’educazione civica, la conoscenza del territorio e l’acquisizione di strumenti pratici per il disbrigo delle attività burocratiche”. Un percorso, ha aggiunto, “che accompagna le persone non solo nell’apprendimento linguistico ma nell’inserimento reale nella vita quotidiana italiana”.
A sottolineare il valore sociale dell’iniziativa è stata la deputata Nadia Romeo, che ha ringraziato la Dante Alighieri “per aver saputo coniugare nel modo giusto il termine inclusione”. “Inclusione – ha detto – significa saper parlare e comprendere la lingua per poter vivere quotidianamente in modo corretto, partecipare alla socialità conoscendo diritti e doveri, ma anche affrontare la vita pratica andare dal medico, fare la spesa, richiedere un documento. Conoscere la lingua italiana vuol dire poter vivere insieme in modo coeso, condividendo regole, luoghi e relazioni”. Un messaggio di continuità tra la missione storica e l’impegno contemporaneo è arrivato da Andrea Vincenzoni, vicesegretario della Società Dante Alighieri “Abbiamo un ruolo istituzionale, ma con grande piacere svolgiamo anche questo tipo di azioni che fanno parte del nostro DNA. Da 130 anni la Dante aiuta i migranti – prima gli italiani all’estero, oggi coloro che arrivano nel nostro Paese – e sappiamo bene cosa significa inclusione. Possiamo operare grazie a una rete di comitati locali, dove volontari e appassionati di lingua e cultura italiana portano avanti con dedizione queste iniziative. Siamo molto lieti che il comitato di Rovigo abbia saputo interpretare al meglio questo compito, senza il quale la Dante non potrebbe realizzare progetti di questa portata”.
(BIG ITALY PO – Sis)

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