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Manovra, M. Ricciardi (M5S): governo non vuole investire nella sanità pubblica

Roma, 10 nov - "Questa è la quarta manovra del governo Meloni e per la quarta volta Giorgia Meloni dice di aver fatto il più grande investimento in sanità. La verità è molto diversa. Negli ultimi anni abbiamo visto milioni di persone che non riescono più a curarsi, non riescono più a fare un esame diagnostico o una visita. Una quota di popolazione  passata da 4 milioni a 6 milioni, questo perché non hanno la possibilità di pagare economicamente di tasca propria una visita privata e perché le liste d'attesa sono troppo lunghe. Allora serve dare risposte concrete e trovare risorse vere per la sanità". Così Marianna Ricciardi, deputata M5S della Commissione Affari sociali. "Ad oggi - aggiunge - le stime rispetto al Pil sono infauste nel finanziamento della sanità pubblica. E allora il problema qual è? Che le risorse non vengono trovate perché bisogna lasciare spazio fiscale per investire in armi. Bisogna raggiungere l'obiettivo di investire 23 miliardi di euro in armi nel prossimo triennio e quindi non ci sono risorse per la sanità. Il Movimento 5 Stelle - spiega la parlamentare - propone di recuperare risorse vere dalla tassazione degli extra profitti bancari. Negli ultimi 3 anni le banche hanno realizzato 112 miliardi di utili e Giorgia Meloni troverà soltanto 1 miliardo da prendere da queste risorse. Per quanto riguarda invece la Digital Tax, anche lì il Movimento 5 Stelle è stato il primo che ha portato una tassazione sui grandi colossi del web al 3%. Abbiamo proposto più volte di aumentare questa tassazione e arrivare anche al 5%, al 10%. Giorgia Meloni dall'opposizione diceva che quando Conte ha fatto una tassazione al 3% era troppo poco. Adesso però che è al governo ha bocciato tutti i nostri emendamenti per portare questa tassazione a un livello accettabile e recuperare risorse vere da poter destinare alla sanità, ma anche alla scuola e in generale alla spesa sociale che in questo momento è ferma". Secondo la pentastellata "il disegno è chiaro, non c'è una reale volontà di investire nella sanità pubblica, ce lo dimostra il fatto che al Senato la maggioranza ha presentato una proposta per puntare sul sistema misto in cui le assicurazioni private entreranno nel sistema del welfare aziendale: il che significa che se hai un buon lavoro avrai una buona assicurazione sanitaria e potrai avere una visita cardiologica nel giro di una settimana, se hai un lavoro discreto potrai avere una visita nel giro di un mese, se il lavoro non ce l'hai questa visita ti sarà  andata soltanto dal servizio sanitario nazionale, che sarà l'unica possibilità di accesso alle cure. E allora questo è un sistema misto che distingue in base al lavoro che hai la possibilità di accedere alle cure. Dal mio punto di vista tutte le persone, indipendentemente dal reddito, indipendentemente dalla condizione economica devono poter accedere al servizio sanitario nazionale nei tempi determinati non dalla possibilità economica ma dall'urgenza della patologia (0:53) di cui soffrono. Questo - conclude Ricciardi - è il modello di sanità a cui punto". (PO / Roc) ////

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