Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Emigrazione, Licata: Non fuga di cervelli ma talenti che cercano nuove opportunità

Roma, 11 nov – “Siamo arrivati alla ventesima edizione del Rapporto italiani nel mondo: il ventesimo compleanno ci racconta di un volume che da due decenni descrive la situazione dell'Italia oltre i confini nazionali. In vent'anni abbiamo sentito l'esigenza di ripartire dal ‘vicino’: raccontiamo l'Italia di oggi, un'Italia che non si è mai trasformata da Paese di emigrazione a Paese di immigrazione ma che oggi è un Paese dalle emigrazioni plurime, che vive da protagonista quella che è la circolarità libera all'interno dell'Europa e che vive anche l'internazionalizzazione dell'era della migrazione”. Lo ha detto a 9colonne Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes, presentato questa mattina a Roma. “Un volume che quest'anno, studiando i dati e quello che è accaduto negli ultimi vent'anni, si è reso conto di una cosa importantissima: il dovere di informare con le giuste parole e soprattutto con i giusti messaggi da veicolare – prosegue Licata -. Uno dei principali è proprio quello che riguarda la fuga dei cervelli” a partire dal “livello terminologico: non dà dignità alla persona nella sua interezza perché è come se partisse solo per le competenze, per quello che sa fare e non per quello che è”. La curatrice del Rapporto auspica di “superare la ‘fuga dei cervelli’, parliamo di talenti che non scappano ma che cercano altrove opportunità che l’Italia non riesce a dare loro”. La fuga dei cervelli, spiega ancora Licata, “non è neanche vera nei dati perché abbiamo visto come il 30%” di chi espatria “effettivamente ha un titolo di studio medio-alto ma abbiamo un 60% che invece ha un titolo medio-basso”. “Dobbiamo, partendo dai dati e dalla ricerca sociale, capire la situazione e cercare di veicolare i messaggi della realtà delle cose che ci circondano”, conclude Licata. (PO / Sab)

(© 9Colonne - citare la fonte)