L’urgenza del raggiungimento di un cessate il fuoco in Ucraina è stata ribadita ieri in un comunicato congiunto dai ministri degli esteri del G7 che si sono incontrati in Canada. I capi delle diplomazie di Italia, Stati Uniti, Francia, Canada, Germania, Regno Unito e Giappone hanno espresso il loro “incrollabile sostegno” a Kiev e alla sovranità del Paese. “I confini internazionali non devono essere alterati con la forza”, hanno sottolineato. “Stiamo aumentando la pressione economica sulla Russia e stiamo valutando la possibilità di introdurre misure contro gli stati e le istituzioni che contribuiscono a finanziare il suo sforzo bellico”, si legge nel documento.
“Abbiamo concordato – si legge inoltre nella dichiarazione congiunta - che l'attuale linea di contatto debba essere il punto di partenza per i negoziati. Restiamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non possono essere modificati con la forza”. Inoltre, il G7 ha condannato la fornitura di assistenza militare alla Russia da parte dell'Iran e della Corea del Nord, nonché “la fornitura di armi e beni “dual-use” da parte della Cina”. “Confermiamo che sono in corso discussioni su vari meccanismi finanziari, tra cui l'ulteriore utilizzo dei fondi sovrani russi congelati nelle nostre giurisdizioni, per sostenere congiuntamente l'Ucraina”, hanno anche assicurato i ministri degli Esteri del G7. (13 NOV - deg)
(© 9Colonne - citare la fonte)



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