Si è svolto ieri presso l’Ambasciata d’Italia a Londra l’incontro “Facts on your plate: debunking myths on nutrition”, organizzato dall’Ambasciata – Ufficio agroalimentare, in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina e l’Agenzia ICE, nel contesto della decima edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo. L’evento ha riunito esperti di nutrizione, scienza dell’alimentazione e rappresentanti del settore agroalimentare italiano e britannico per affrontare, con approccio scientifico e divulgativo, i più comuni falsi miti legati al cibo e alla salute. Dalle diete “detox” ai carboidrati “nemici della linea”, fino alle convinzioni errate su zuccheri, grassi, proteine e alimenti “light”.
Nel suo intervento di apertura, l’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, S.E. Inigo Lambertini, ha sottolineato come «la cultura alimentare italiana, radicata nella dieta mediterranea, rappresenti non solo un patrimonio di gusto e tradizione, ma anche un modello di equilibrio e salute riconosciuto a livello mondiale». Il Direttore di ITA Londra, Giovanni Sacchi e il London delegate dell’Accademia Italiana della cucina, Maurizio Fazzari, hanno descritto il loro impegno nella stessa direzione attraverso numerose iniziative nell’ambito dell’educazione alimentare. L’iniziativa si inserisce nell’impegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) a promuovere una corretta alimentazione, la prevenzione delle malattie non trasmissibili e la diffusione dei principi della dieta mediterranea come strumento di diplomazia culturale e scientifica.
IL DIBATTITO, LA SCIENZA CONTRO LA DISINFORMAZIONE
Moderato da Roberta Re, Food expert al DBT e Direttrice di Cambridge Food Science, il dibattito - La scienza contro la disinformazione - ha posto l’accento su come la disinformazione alimentare si diffonda rapidamente attraverso i social media e su quanto sia necessario fornire al pubblico strumenti critici per valutare le fonti e le evidenze scientifiche. Nel corso del dibattito, il gastroenterologo e nutrizionista Luca Piretta ha ricordato che «non esistono alimenti “buoni” o “cattivi” in senso assoluto: è l’equilibrio complessivo della dieta, insieme allo stile di vita, a determinare un impatto positivo sulla salute. Più ampia la varietà di alimenti che ingeriamo migliore lo stato di salute del nostro macrobiota e forte il nostro sistema immunitario. La nutrizionista britannica Helen Bond ha evidenziato l’importanza di «aiutare il pubblico a interpretare correttamente le informazioni che circolano online, distinguendo tra evidenze scientifiche e messaggi di marketing., invitando, inoltre, ad un approccio positivo verso l’alimentazione, senza divieti e restrizioni. Il concetto stesso di dieta, che implica un inizio e una fine, è di per sé sbagliato». Pietro Sciarra, tecnologo alimentare di Pasta F.lli De Cecco, ha sottolineato il ruolo dell’industria alimentare nel garantire «prodotti di qualità, sicuri e sostenibili, e l‘impegno verso l’innovazione tecnologica al fine di soddisfare i fabbisogni nutrizionali del consumatore». Infine, lo chef Jacob Kennedy ha offerto la prospettiva della cucina, ricordando che «la buona alimentazione deve restare anche un piacere: è possibile coniugare gusto, equilibrio e salute, proprio come insegna la tradizione italiana». (BIG ITALY red Gil)
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