Mentre prosegue il tour europeo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, impegnato a rinsaldare il sostegno del vecchio continente a favore della causa di Kiev, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha pubblicato su X un messaggio a dir poco caustico nei confronti dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che, a suo dire, chiederebbe agli Stati membri di fornire maggiori finanziamenti all'Ucraina. “È incredibile!” ha reagito Orban per il quale “In un momento in cui è diventato chiaro che una mafia della guerra sta dirottando il denaro dei contribuenti europei invece di chiedere un vero controllo o la sospensione dei pagamenti, la Presidente della Commissione suggerisce di inviare ancora più soldi”. Chiara l’allusione di Orban al recente scandalo di corruzione che ha scosso l'Ucraina, costringendo due ministri a dimettersi e costringendo Zelensky a sanzionare uno dei suoi stretti collaboratori. “È un po' come cercare di aiutare un alcolizzato mandandogli un'altra cassa di vodka”, ha detto Orbán, aggiungendo che “l'Ungheria non ha perso il buon senso”.

Intanto, il giorno dopo la sua visita in Francia dove ha siglato un’importante intesa con Emmanuel Macron per la cooperazione nella produzione di materiale bellico, Zelensky incontrerà oggi a Madrid il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e il re Filippo VI “per discutere questioni di interesse comune”. “Questo incontro a Madrid sarà l'occasione per riaffermare l'impegno della Spagna nei confronti dell'Ucraina in tutti gli ambiti”, dopo quasi quattro anni di invasione russa. Nel frattempo, la rappresentante del Fondo monetario internazionale (FMI) in Ucraina, Priscilla Toffano, ha annunciato ieri che sono iniziate le “discussioni politiche” con le autorità ucraine “in merito alla loro richiesta di un nuovo Fondo esteso”. Questo strumento, spiega l'organizzazione sul suo sito web, “fornisce assistenza finanziaria ai paesi che si trovano ad affrontare gravi problemi di finanziamento della bilancia dei pagamenti a medio termine a causa di debolezze strutturali”. (18 NOV - deg)