Promuovere la diffusione dell’italiano nel mondo quale strumento di pace e dialogo, di partenariato economico e di cooperazione culturale. Con questo obiettivo è nata la Comunità dell’Italofonia: “un forum tra parti - si legge nella dichiarazione istitutiva - unite dall’interesse e dalla passione per la lingua italiana”. La Comunità è stata istituita durante la prima Conferenza internazionale dell’Italofonia, organizzata il 18 novembre a Villa Madama, a Roma, su impulso del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e in collaborazione con la Società Dante Alighieri. “Questa è un'iniziativa nella quale crediamo molto perché si pone un obiettivo di fondo, rispondere alla sempre crescente domanda d'Italia che c'è nel mondo - ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. L'italiano ci identifica, racconta ciò che siamo, racconta la nostra storia e il nostro stile di vita ed è grazie all'italiano, alla sua bellezza, alla sua ricchezza, che il nostro popolo ha saputo farsi strada nel mondo. Oggi vogliamo dare ancora più forza a questo patrimonio e vogliamo farlo insieme a voi, perché la promozione della lingua e della cultura italiana all'estero è un investimento strategico, non meno importante della promozione della nostra offerta economica o industriale”. Questa iniziativa, ha sottolineato Tajani, “vuole creare una rete costruttiva di pace, dialogo e confronto tra paesi che hanno l'italiano come lingua ufficiale e i paesi dove c'è una grande influenza della lingua italiana, dove ci sono grandissime comunità italiane. Pensiamo di avviare una grande iniziativa politica, portatrice di pace e di dialogo. L'italiano deve essere un ponte, non dovrà mai essere un elemento di divisione”. Anche Papa Leone XIV ha inviato “il suo beneaugurante saluto” all’iniziativa esprimendo “apprezzamento per il significativo evento” e incoraggiando a “perseverare nella promozione di una cultura saggia e coraggiosa, che rafforzi mente e cuore di ciascuno”. “In quanto lingua ufficiale dell'Unione, l'italiano continua ad occupare un posto speciale che siamo determinati a tutelare e a promuovere” ha sottolineato la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. La lingua italiana è un “filo dorato che unisce identità diverse. È un grande elemento di diplomazia culturale e scientifica, non è solamente una celebrazione, un ricordo, ma è un modo per tenere insieme una comunità, per darci degli obiettivi comuni”, ha detto il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini. Secondo Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri, “la prima conferenza dell'italofonia è l'inaugurazione di un processo che durerà nel tempo: siamo solo agli inizi perché esiste una comunità di italofoni”. “Con la prima conferenza dell'italofonia nasce qualcosa di nuovo per l'Italia, mai creato prima: una comunità di italo-parlanti. Io direi anche di italo-simpatici”, ha sottolineato Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri. “Ogni giorno l'Italia diventa più importante nel mondo e allo stesso tempo la sua lingua deve diventare ancora più importante. Questo è l'inizio di un dibattito su come si può portare avanti l'italiano nel mondo”, ha dichiarato Robert Allegrini, Presidente della NIAF - National Italian American Foundation.
MELONI: LA LINGUA ITALIANA CI IDENTIFICA, PROMUOVERLA È UN INVESTIMENTO STRATEGICO
"Questa è un'iniziativa nella quale crediamo molto perché si pone un obiettivo di fondo, rispondere alla sempre crescente domanda d'Italia che c'è nel mondo". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio inviato alla prima Conferenza dell'italofonia. "La lingua di Dante, Leonardo, Michelangelo, dei più grandi artisti di tutti i tempi, la lingua del bel canto e della grande opera lirica, da poco riconosciuta patrimonio immateriale dell'umanità, la lingua della cucina più famosa del mondo, apprezzata e stimata ogni giorno per la sua eccellenza e la sua qualità. Una lingua - prosegue Meloni - straordinariamente ricca, tanto antica quanto moderna, che sprigiona la sua missione culturale in ogni angolo del pianeta. Fuori dai confini nazionali l'italiano è parlato da oltre 80 milioni di persone e si conferma una delle lingue più studiate al mondo, anche grazie al prezioso lavoro di promozione che portano avanti gli istituti di cultura e le scuole all'estero. L'italiano ci identifica, racconta ciò che siamo, racconta la nostra storia e il nostro stile di vita ed è grazie all'italiano, alla sua bellezza, alla sua ricchezza, che il nostro popolo ha saputo farsi strada nel mondo". "Se ci hanno ascoltato - ha sottolineato la premier - è anche grazie alla nostra lingua, germogliata dalla sintesi di classicità e cristianesimo, resa viva nelle università, nei castelli, nei monasteri. Oggi vogliamo dare ancora più forza a questo patrimonio e vogliamo farlo insieme a voi, perché la promozione della lingua e della cultura italiana all'estero è un investimento strategico, non meno importante della promozione della nostra offerta economica o industriale. Oggi firmiamo una dichiarazione comune fatta di impegni concreti e iniziative operative". "Gettiamo le fondamenta di una nuova comunità da costruire e da alimentare insieme. Lo faremo potendo contare prima di tutto sull'energia, la passione e il senso di appartenenza degli italiani all'estero, che da sempre rappresentano i nostri ambasciatori nel mondo. La lingua italiana è un film, in cui ogni parola è una scena e ogni frase un capolavoro", ha concluso Meloni.
TAJANI: L'ITALIANO E' UNA LINGUA DI PACE PER COSTRUIRE PONTI
"Con la Dante Alighieri e con il ministro svizzero Cassis abbiamo deciso di dar vita a questa prima Conferenza sull'italofonia, al termine della quale verrà approvato anche un documento sul ruolo della lingua italiana nel mondo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo la prima Conferenza sull'italofonia. "Questa iniziativa - ha proseguito il ministro degli Esteri - vuole creare una rete costruttiva di pace, dialogo e confronto tra paesi che hanno l'italiano come lingua ufficiale e i paesi dove c'è una grande influenza della lingua italiana, dove ci sono grandissime comunità italiane. Pensiamo di avviare una grande iniziativa politica, portatrice di pace e di dialogo. L'italiano deve essere un ponte, non dovrà mai essere un elemento di divisione. Non è un'ottica invasiva ma un modo per far sì che questa lingua, anche per la sua bellezza, possa essere sempre più strumento di dialogo e di confronto".
BERNINI: LA LINGUA ITALIANA È UN FILO DORATO CHE UNISCE LE IDENTITÀ
La lingua italiana è un “filo dorato che unisce identità diverse. È un grande elemento di diplomazia culturale e scientifica, non è solamente una celebrazione, un ricordo, ma è un modo per tenere insieme una comunità, per darci degli obiettivi comuni”. Così il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, intervenendo alla prima conferenza sull’italofonia. “Una lingua che ha un tale profondo significato originario che non potrà mai essere sostituito dalle traduzioni dell'intelligenza artificiale. Tutto questo rappresenta una storia comune che noi dobbiamo portare avanti, che dobbiamo condividere e dobbiamo connettere a prescindere dalle distanze. La lingua italiana ha un significato, quello di rappresentare un grande amore per tutto ciò che è italiano e questo vale a prescindere dalla nazionalità”. La lingua italiana “rappresenta tutte le anime del ministero che mi onoro di servire. Rappresenta il senso dell'università e della ricerca e il senso dell'alta formazione artistica musicale coreutica, che è la terza importante anima del Ministero dell'Università”, ha concluso.
PAPA: BENE LA CONFERENZA SULL'ITALOFONIA, FAVORIRE COOPERAZIONE E PROMUOVERE LA PACE
"In occasione della prima conferenza internazionale dell'italofonia promossa dal Ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale insieme alla società Dante Alighieri, il Santo Padre invia il suo beneaugurante saluto ed esprime apprezzamento per il significativo evento". Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, in un messaggio letto nel corso della prima conferenza sull’italofonia, in corso a Villa Madama a Roma. “Sua Santità - ha proseguito - auspica che tale momento di incontro, volto a valorizzare e a diffondere all'estero la lingua, la cultura e le imprese italiane, possa favorire la cooperazione e lo scambio formativo tra società civile rinsaldando i perenni valori cristiani della solidarietà e dell'impegno umanitario, divenendo operatori di pace e di fraternità tra i popoli. Papa Leone XIV incoraggia a perseverare nella promozione di una cultura saggia e coraggiosa, che rafforzi mente e cuore di ciascuno”.
METSOLA: L'ITALIANO HA UN POSTO SPECIALE NELLE ISTITUZIONI EUROPEE, E' UN SIMBOLO DI UNITÀ
"Ringrazio il ministro Antonio Tajani per aver sempre valorizzato e difeso l'uso della lingua italiana in ogni sede e incarico da lui ricoperto a Bruxelles. L'Italia è un grande paese dove mi sento sempre a casa, un paese che con la sua lingua rappresenta una parte essenziale della nostra identità europea. L'italiano è da sempre fonte di ispirazione, conoscenza e patrimonio”. Lo ha detto la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, in un video messaggio inviato in occasione della prima conferenza sull’italofonia. “La nostra cultura, la nostra filosofia e la nostra letteratura affondano le loro radici in questa splendida lingua che ci ricorda come la diversità linguistica sia al cuore stesso dell'Europa. Nelle istituzioni europee - ha sottolineato Metsola - il multilinguismo è uno dei nostri principi fondamentali; in quanto lingua ufficiale dell'Unione, l'italiano continua ad occupare un posto speciale che siamo determinati a tutelare e a promuovere. Crescendo a Malta, l'italiano ha lasciato un segno indelebile. Siamo tutti cresciuti con libri e film italiani e in questo modo le nostre culture popolari si sono intrecciate. Anche nella nostra lingua si può sentire questa influenza in parole come giustizia, intelligenza e verità. Ma l'italiano ha influenzato il mondo ben oltre i confini europei. Oggi si può sentire parlare italiano dalle Americhe all'Africa, fino all'Australia; attraverso secoli di scambi e di storia condivisa, la lingua italiana continua a prosperare, collegando l'Italia alle comunità che ne portano avanti l'eredità con orgoglio". "Questo è ciò che rappresenta l'italofonia, un patrimonio vivo che ispira le nuove generazioni e assicura che l'italiano continui a fiorire come simbolo di cultura, di legame e di unità europea - ha concluso Metsola -. Un patrimonio che appartiene a tutti coloro che lo amano, lo parlano e lo tramandano ovunque nel mondo”.
PRODI: L'IMPEGNO DEL CGIE NELLA PROMOZIONE DELLA LINGUA ITALIANA
“Si tiene a battesimo la Comunità dell'Italofonia; sono qui per portare la parola delle comunità italiane all'estero, che sono un tipo particolare di italofono, quel tipo che ha l'italiano come lingua madre, che nella trasmissione della lingua e della cultura ha anche una trasmissione di comunità, di identità, di senso di appartenenza a una comunità anche civile. Sono madri e padri che in tutto il mondo cercano di trasmettere l'amore per l'Italia ai loro figli e in questo modo sono il sostegno a tutte quelle politiche di relazione del nostro Paese con il resto del mondo che passano anche attraverso i 7 milioni e 300 mila cittadini italiani in tutte le parti del mondo”. Così a 9colonne Maria Chiara Prodi, segretaria generale del Consiglio generale degli Italiani all’estero, a margine della Prima conferenza sull’Italofonia. “Già 30 anni fa, nel 1996, a Montecatini, il Consiglio Generale degli Italiani all'estero fu all'origine di una grande conferenza sull'italiano e sulla promozione della lingua e della cultura. Quei documenti hanno trent'anni, ma potrebbero essere stati scritti ieri. Quello che bisogna fare – ha concluso Prodi - a partire da questa Giornata, entrare nel vivo della promozione e in questo il Consiglio generale e le comunità degli italiani all'estero saranno sempre presenti”.
MASI (DANTE ALIGHIERI): NASCE UNA COMUNITÀ DI ITALO-PARLANTI
“Con la prima conferenza dell'italofonia - ossia si riuniscono tutti quei Paesi dove l'italiano è lingua amica o lingua ufficiale - nasce qualcosa di nuovo per l'Italia, mai creato prima: una comunità di italo-parlanti. Io direi anche di italo-simpatici, come dice il nostro presidente Andrea Riccardi” facendo riferimento a tutte quelle persone che nutrono “affetto verso il nostro Paese, interesse per la nostra cultura e per la nostra lingua”. Tutto ciò “sarà oggetto di discussione, ma mi auguro in futuro in qualcosa di più strutturato e che possa garantire una continuità di lavoro”. Lo ha detto a 9colonne Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, che ha preso parte il 18 novembre a Roma, a Villa Madama, ai lavori della prima Conferenza dell’Italofonia: un appuntamento che segna l’inizio di un percorso di valorizzazione e promozione globale della lingua italiana e delle comunità che in essa si riconoscono.
RICCARDI (DANTE ALIGHIERI): CREARE LEGAMI PIÙ FORTI CON CHI PARLA ITALIANO
“La prima conferenza dell'italofonia è l'inaugurazione di un processo che durerà del tempo: siamo solo agli inizi perché esiste una comunità d'italofoni. Io direi che gli italiani sono stati, prima ancora di essere italiani, italofoni, perché l'unità politica, è avvenuta nella seconda metà dell'Ottocento. Ora però, in questo mondo globale in cui tutto si rimescola, noi dobbiamo avere la capacità di creare nuovi legami, legami più forti, con il mondo di quelli che parlano italiano”. Così a 9colonne Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri, il 18 novembre a Roma in occasione della prima Conferenza dell’Italofonia: un appuntamento che segna l’inizio di un percorso di valorizzazione e promozione globale della lingua italiana e delle comunità che in essa si riconoscono. Sulla lingua italiana e su chi lo parla all’estero ha aggiunto: “Lo parlano per storia, lo parlano per scelta, lo parlano a causa dell’emigrazione. La nostra lingua non è una lingua imperiale, ma è una lingua che ha una sua forza, una sua pregnanza, una sua profondità: una lingua che trasmette un messaggio di umanesimo”.
ALLEGRINI (NIAF): LINGUA ITALIANA SEMPRE PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO
“Come Presidente della Niaf sono molto contento di essere qui a questa prima conferenza sull’Italofonia. Penso che sia molto importante perché ogni giorno l'Italia diventa più importante nel mondo e allo stesso tempo la sua lingua deve diventare ancora più importante. Questa è l'inizio di un dibattito su come si può portare avanti l'italiano nel mondo”. Lo ha detto a 9colonne il Presidente della NIAF Robert Allegrini il 18 novembre a Roma in occasione della prima Conferenza dell’Italofonia: un appuntamento che segna l’inizio di un percorso di valorizzazione e promozione globale della lingua italiana e delle comunità che in essa si riconoscono.
ITALIA-ROMANIA, TAJANI: LEGAMI STORICI E IDENTITA' DI VEDUTE
Con la Romania "ricordiamo i legami storici, la lingua neolatina che si parla in quel paese ma anche che nell'inno nazionale è citato l'imperatore Traiano: c’è quindi un legame storico tra i nostri paesi, consolidato da una collaborazione positiva e fattiva anche per l'interesse comune che abbiamo nella difesa nei confini della Nato. Siamo anche entrambi fortemente impegnati per l'adesione della Moldova, paese dove si parla la lingua rumena. C'è un'identità di vedute su moltissimi temi, c'è un interscambio commerciale molto importante”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della Conferenza sull’Italofonia, incontrando l'omologa rumena Oana Toiu. "Romania e Italia hanno legami economici e interpersonali molto forti, qui vivono più di un milione di rumeni ben integrati, che contribuiscono sia alla società italiana che a quella rumena", ha dichiarato la ministra degli Esteri romena Oana Toiu. "Siamo grati per il contributo dell'Italia alla Nato - ha aggiunto Toiu - dove siamo forti alleati".




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