Il settore dell’ospitalità a matrice religiosa e non-profit - che in Italia conta circa 3.000 strutture ricettive per un totale di 200.000 posti letto - tira le somme di questo 2025, anno segnato dall’afflusso straordinario dovuto al Giubileo e da un contesto economico ancora complesso. Secondo i dati raccolti dall’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, Roma e provincia registrano un incremento del 14% delle presenze rispetto al 2024. Un risultato importante, che conferma la capacità di accoglienza del territorio in occasione dei grandi eventi religiosi. Allo stesso tempo, si tratta di una leggera flessione rispetto alle stime iniziali dei gestori, che ipotizzavano per l’Anno Santo una crescita attorno al 24%. Ampliando lo sguardo all’intero Paese, il quadro restituisce comunque un segnale di fiducia. Il comparto della ricettività non-profit chiude il 2025 con un aumento medio delle presenze pari al 9% rispetto all’anno precedente. L’area del Centro Italia è quella che beneficia maggiormente dell’“effetto Giubileo”, registrando un +11%, mentre Nord e Sud attestano entrambi l'incremento ad un +7%. Un andamento che conferma la funzione delle strutture religiose e sociali come rete diffusa di accoglienza, non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri e lungo i cammini di pellegrinaggio. “Un po’ di ossigeno per le attività caritatevoli e missionarie finanziate da questi introiti – commenta Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana – ma anche una prospettiva che non si chiude con il Giubileo. Le esperienze di accoglienza vissute quest’anno non potranno che riverberarsi in future occasioni di incontro, ben al di là del semplice soggiorno. Molte persone hanno riscoperto il valore di una Casa che non è solo un letto per dormire, ma un luogo di ascolto, di condivisione, di vicinanza alle fragilità”. Rocchi sottolinea inoltre come il 2025 abbia rappresentato per molte strutture un banco di prova: “Il Giubileo ha spinto i gestori a riorganizzare gli spazi, a migliorare l’accessibilità, a curare la comunicazione online e la gestione delle prenotazioni. Sono investimenti che resteranno e che permetteranno alle Case di essere pronte ad accogliere, anche nei prossimi anni, pellegrini, turisti responsabili, gruppi e famiglie in cerca di un’ospitalità sobria, sicura e alla portata di tutti”. L’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana vede in questi numeri, come si legge in una nota, “non soltanto un segnale congiunturale legato al Giubileo, ma l’indicazione di una tendenza più profonda: la crescente ricerca di esperienze di viaggio che uniscano dimensione spirituale, attenzione alla persona e valorizzazione dei territori. Per questo l’Associazione continuerà a lavorare al fianco dei gestori, offrendo formazione, assistenza e strumenti operativi, perché l’ospitalità religiosa e non-profit possa rimanere un presidio di accoglienza aperta, solidale e sostenibile nel tempo”. (19 nov - red)
(© 9Colonne - citare la fonte)



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