Da oggi entra in vigore il nuovo filtro deciso dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) contro le chiamate di telemarketing che si presentano con finti numeri cellulare italiani (come i prefissi che iniziano per 3), ma che in realtà provengono dall’estero (spoofing). Come ha ricordato Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, i dati di settembre-ottobre hanno confermato che il filtro precedente ha fermato circa 40 milioni di telefonate di quella tipologia al mese. Già da agosto scorso era infatti stato bloccato lo spoofing con finti numeri fissi italiani. Si mira quindi a rendere più attendibili le chiamate con prefisso italiano (+39) e contrastare il telemarketing aggressivo e le truffe che generano un giro d’affari illegale stimato in 3 miliardi di euro l’anno. Un nuovo filtro anti-spoofing implementato dagli operatori telefonici, in base a delibere Agcom, controlla l’autenticità del numero chiamante in tempo reale consultando il database nazionale della portabilità. Se il numero risulta falsificato o non corrisponde a un utente in legittimo roaming, la chiamata viene bloccata automaticamente prima che raggiunga l’utente. sistema è trasparente e non richiede l’installazione di app, modifiche di impostazioni o aggiornamenti software da parte dei consumatori. Bloccando lo spoofing, chi chiama sarà identificabile e, di conseguenza, più facilmente sanzionabile se non rispetta le regole. I nuovi filtri rafforzano, ma non sostituiscono, strumenti come il Registro delle opposizioni ed il Codice di condotta del telemarketing. (19 nov - red)
(© 9Colonne - citare la fonte)



amministrazione